mercoledì 6 agosto 2008

Formule di Democrazia Partecipata: Town Meeting

Continuianamo la disquisizione sui metodi della Democrazia Partecipata, parlando oggi dei Town Meeting, una particolare forma di Governo Locale, praticata in scioltezza e regolarità, nel nord est degli USA; nella regione chiamata New England (Vermont, Connecticut, Maine, Rhode Island e Massachussets), la prima zona degli USA colonizzata dagli inglesi. I Town Meeting hanno una storia che ha più di 300 anni, attualmente trovano attuazione nelle città più piccole di 6000 abitanti, questo non preclude però alle città più grandi, in ogni momento, di passare a una forma rappresentativa di Town Meeting. Queste assemblee cittadine si tengono, in genere, una volta all'anno, tradizionalmente il primo martedì di marzo, tendenzialmente, iniziano al mattino e terminano nel primo pomeriggio . Ogni città regolarizza queste Assemblee Partecipative a propria discrezione, di conseguenza, nei procedimenti dei Town Meeting, si sono evolute varie forme diverse. La forma di Town Meeting più diffusa, quella aperta alla partecipazione e al voto dei cittadini, è l'Open Town Meeting, che sembra sia attivo in almeno 1000 cittadine; in questa formula partecipativa, possono partecipare tutti i cittadini aventi diritto di voto, le decisioni prese hanno valore vincolante per gli amministratori. Vengono discussi tutti i temi che riguardano l'amministrazione della città, partendo dall'acquisto di suppelletili, all'intero bilancio cittadino; decidendo quanto assegnare all'istruzione, alle strade, alla sanità. Un Town Meeting è preceduto da un avviso, esposto, nei luoghi pubblici, almeno 1 mese prima e che indica il luogo e l'orario dell' incontro con elencati tutti i temi che verranno dibattuti. L'affluenza varia molto, a seconda della grandezza della città, la media è del 20,5 % ( la partecipazione alle votazioni locali, nel resto degli USA, quando vengono svolte da sole, non accompagnate alle votazioni presidenziali o statali, a volte arrivano a percentuali anche sotto al 10% ), ma in quelle più piccole si arriva a partecipazioni dell'80%. Si sceglie all'inizio dell' incontro il moderatore dell' assemblea , ma generalmente, anche se non è regola, è quello dell' anno precedente. Durante il Town Meeting vengono anche eletti i selectmen, ossia gli amministratori che dovranno attuare le scelte prese nella giornata. L' assemblea si svolge in maniera ordinata, seguendo regole prestabilite e codici di condotta decisi assieme, si susseguono interventi dei cittadini che durano mediamente un minuto, anche se non c'è nessun limite temporale previsto; la durata viene regolata semplicemente dall'abitudine e dalla consuetudine ad essere concisi. Il moderatore legge i punti all' ordine del giorno e le, conseguenti, proposte suggerite dagli amministratori in carica. Poi chiede il parere dei presenti, se nessuno alza la mano, il punto è considerato approvato. Chi interviene, di solito, lo fa per chiedere delucidazioni o per proporre un emendamento; in questo caso chi fa l'emendamento deve essere sostenuto dall'appoggio di altri cittadini (il numero varia da città a città). Se l'emendamento viene sostenuto, il moderatore fa iniziare una discussione a cui tutti possono partecipare. Il voto avviene, spesso, tramite voce, il moderatore chiede a chi è d' accordo di dire sì, a che non è d' accordo di dire no. Ad esito chiaro e senza dubbi, si procede con il successivo punto, altrimenti si vota per alzata per mano, senza una vera conta. Se la situazione ancora non è chiara, si passa al ballottaggio, con voto segreto scritto su un foglietto, e consegnato in una scatola sul tavolo del moderatore, il quale, subito dopo effettua il conteggio. I town meeting hanno una storia notevole, questo ha consentito lo sviluppo di procedure che li hanno resi veloci e produttivi.
continua

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