venerdì 4 aprile 2008

LA TRIADE


“Il portafogli è la tua gloria”, è una frase concisa e inibitrice di ogni resistenza, che sembra essere lo spot di un modo di essere, di quel modo di essere dominante in questo nostro tempo. Ormai oggi, molti, troppi direi, italiani (e non solo, credo) sono votati essenzialmente a tre obbiettivi: il denaro, il potere, la gloria. Io sono tra quelli che non si riconoscono in questa triade, se per arrivarci bisogna abbandonare per la strada valori, tradizioni ed onestà (intellettuale o materiale che essa sia). Questa triade svuotata da queste virtù è il nulla, è valore zero; è un vuoto contenitore di soddisfazioni scolorite che obbliga i propri adepti a svilire il proprio ego, a vivere solo dell' “apparire”, con l'ansia e l'angoscia tipiche di chi venderebbe l'anima al diavolo, per ottenere in un giorno, quanto un' onesta dimensione umana tradurrebbe in anni di onesto lavoro.
Su cosa si basa la strategia pianificatrice di questi uomini? Sul nulla, perchè denaro, potere e gloria, conquistati senza freni inibitori, non sono quotati in borsa, non hanno futuro preventivabile, basterebbe un collega, un concorrente, un amico di poco superiore in capacità e sfrontatezza e quanto conquistato...puff...sparisce, così come arrivato.... velocemente. Succede perchè in questo gioco perverso, non è l'uomo (superiore o sottoposto che sia) a decidere il futuro, ma la triade, essa detta le “regole” (chiamiamole così, ma tra virgolette), che stima il potere e che ti impone il futuro, e se non accetti di rivenderti ad un nuovo gioco al rialzo della viltà, esci dal gioco.
Ma perchè si è arrivati a questa povertà intelletuale dell' essere umano? La globalizzazione, l' omologazione e la uniformizzazione hanno cancellato dei contesti sociali storici, togliendo dalla morale dell'essere umano tratti di storia, tradizione e valori; spogliato da queste vesti morali l' uomo si è ritrovato schiavo e seguace (per obbligo e convenienza) della triade. Tutto questo perchè l' uomo cerca il potere, la gloria ed il denaro facili, ma oggi, in un contesto in cui il denaro latita a tutte le altitudini, la triade non può più offrire un posto garantito a tutti; la classe politica che ci ha fin qui condotti e la casta (stracolma di adepti alla triade) che li ha appoggiati sin qui ci lasciano in eredità sfascio e povertà. A questo punto tiro in ballo delle parole, che ho scaricato mesi or sono, alle quali non so dare paternità, che parlano delle carestie che colpirono l’Europa nel XVIII secolo: “ In periodi così dolorosi si è sentito ripetere mille volte che ciò che mancava non era il grano né gli alimenti, ma il denaro. Difatti vasti granai restavano spesso pieni fino al raccolto successivo; le scorte, se ripartite proporzionalmente fra tutti gli individui, sarebbero quasi sempre bastate a nutrire la popolazione. Ma i poveri, non avendo denaro da dare in cambio, non erano in grado di acquistarlo. Essi non potevano ricevere denaro in cambio del loro lavoro o non potevano ricevere abbastanza per vivere. Mancava il denaro mentre la ricchezza naturale sovrabbondava”.
Il genere umano ormai si è venduto alla triade, rinunciando ai valori e alla morale, per una rapida carriera ed il dominio sull' altro, ma la triade, come il diavolo, quando muore chi ha stretto un patto con lui, ha presentato il conto, e i poteri economici e mediatici, che l' hanno indottrinato negli ultimi decenni, oggi lo lasciano nudo e povero sulla strada, privo in più di quei fondamenti, che erano la base della Civiltà Umana, che lo avrebbero potuto aiutare a risorgere.
Uomo, omologato ed assoggettato alla triade svegliati ora, prima che il nulla; sponsorizzato dal “Grande Fratello” ti anestetizzi del tutto.
Giorgio Bargna.