lunedì 1 febbraio 2016

Qualche domanda ad ASF ed a voi

Nella prima mattinata del 28 gennaio scorso un autista della società ASF Autolinee emette un verbale di accertamento e sequestra a mio figlio minorenne tesserino identificativo ed abbonamento (regolarmente pagato).

Viene contestato al ragazzo un “ABBONAMENTO FUORI TRATTA”, sostanzialmente la linea indicata sul tesserino e quella indicata sull’abbonamento non coincidono. A prima vista sembrerebbe che ci troviamo in una situazione di torto, ma secondo me vale la pena di contestare il verbale per i motivi che elenco in seguito e mi viene spontaneo porgere alcune domande ad ASF Autotrasporti.

Innanzitutto contesto all’azienda il luogo dove viene elevato il verbale;  è testimoniabile da terza persona che è stato elevato in altro luogo rispetto a quanto indicato nel verbale.

Chiedo all’azienda come sia possibile ricevere una multa utilizzando un tesserino avuto in possesso dopo una richiesta compilata tramite assistenza di un loro rivenditore.

Chiedo perchè, visto che il problema è stato rilevato in salita sull'autobus ad Albate, mio figlio non sia stato fatto scendere immediatamente dal mezzo anzichè essere stato accompagnato e  fatto scendere in Como città.

Chiedo se è nelle facoltà di un autista il sequesto di un documento personale di riconoscimento e di un abbonamento regolarmente pagato.

Chiedo se avendo pagato regolarmente l'abbonamento sia giusto che il viaggio di ritorno il giorno 28 e i viaggi andata/ritorno del giorno 29 siano dovuti essere stati pagati di nuovo tramite acquisto di biglietti giornalieri.

Ma soprattutto, ed è questo il punto su cui voglio focalizzare la situazione, mi chiedo come sia possibile lasciare senza tesserino ed abbonamento (regolarmente pagato) necessari per il rientro a casa tramite mezzo pubblico un ragazzo minorenne  senza prima accertarsi se abbia le facoltà fisiche e/o mentali di poter avvisare la famiglia e/o di comprare un biglietto e senza accertarsi se sia dotato di un telefono per chiamare un genitore  e/o del denaro necessario per acquistare un qualsiasi biglietto. 

Mi chiedo nel caso fosse successo qualcosa di spiacevole al ragazzo chi avrebbe dovuto rispondere legalmente. L'autista? ASF? I genitori?


Buona riflessione, Giorgio Bargna