domenica 8 settembre 2019

Brianza da salvare

Non che io non abbia colore politico, anzi; non che io non abbia una cultura trasmessa dai miei avi e dalla mia terra, anzi.
E' noto da sempre che io sia un localista, che da sempre ritenga che il potere decisionale e quello economico debbano essere esercitati il più possibile alla base, partendo dall'Istruzione per arrivare anche alle Politiche Economiche.
Il Brianzolo è schivo, per tradizione e per DNA, davanti alle difficoltà non va a piangere davanti a un padrino, si asciuga le lacrime e riparte più incazzato di prima.
La Brianza è una bella terra oggi, fatta maturare grazie al lavoro di chi ci è nato e di chi ci è arrivato tramite immigrazione, portando, oltre che forza lavoro, culture diverse che si sono interscambiate.
I piangina di molte regioni italiane non credano che la Brianza (come il resto del Nord) sia ricca da sempre. Io stesso, tanto per citare un esempio qualsiasi, sono cresciuto in una casa di ringhiera, dove d'inverno la mattina capitava anche che ti potessi svegliare con la brina sui capelli, ho provato a cenare a caffèlatte e biscotti perchè la bistecca non c'era.
Non è certo uno spettacolo naturale come la Costiera Amalfitana la Brianza, ma ha intorno a se stessa comunque grandi spettacoli naturali da difendere da un inquinamento e da un degrado ambientale ormai insopportabili.
E' un forno eccezionale di produzione lavoro la Brianza, non c'è via, strada, quartiere dove non ci sia qualcosa che produca qualcosa, dai beni ai servizi.
Questa Area Territoriale Omogenea (non è stata inventata dal pennarello di qualche politico) va difesa economicamente e a livello di qualità della vita.
NON C'E' SCELTA, ESISTE UN SOLO UNICO SISTEMA CHE CONSENTA QUESTO.
UNA REGIONE AUTONOMA!!!
NON C'E' SCELTA, ESISTE UN SOLO MOVIMENTO POLITICO CHE VUOLE QUESTO
SI CHIAMA
GRANDE NORD
Giorgio Bargna