Sono passati ormai vent'anni dall'inizio delle mie pubblicazioni e dall'inizio della mia attività politica attiva.
Ho scritto di politica, di sociale, di costume, ma nel tempo ho sempre trattato e sponsorizzato due temi: la democrazia diretta e il federalismo, tradotto in parole povere, la Svizzera.
Ho vissuto molte esperienze politiche affini a Patto per il Nord che non si sono concretizzate, tra le tante esperienze un contatto con un Parlamentare svizzero che voleva federare parte della Lombardia alla Confederazione Elvetica, ma mai come oggi ho sentito il risultato vicino.
Ci sono dei compagni di viaggio in questo percorso politico, come Giancarlo Pagliarini, che sono dei luminari in questo, ma cerco comunque di dare il mio contributo nel farvi capire cos'è la Svizzera, cos'è il federalismo perfetto.
In Svizzera vige un sistema politico-amministrativo con poteri ripartiti su tre livelli precisi: la Confederazione, i 26 Cantoni e i Comuni.
Nel pieno principio della sussidiarietà la Confederazione si occupa solo di competenze quali la politica estera o la difesa, per il resto i Cantoni godono di ampia autonomia, con proprie costituzioni, parlamenti e leggi in settori come istruzione, sanità e polizia.
Fatto salvo che non uno stato centralizzato ma federale, alienati alcuni limiti costituzionali i Cantoni sono "sovrani", muniti della facoltà di redigere la propria Costituzione e di gestire le proprie competenze.
Fedeli al principio di sussidiarietà le decisioni vengono prese al livello più basso possibile. La Confederazione interviene solo quando i Cantoni non possono o non sono in grado di gestire un compito in modo più efficiente.
Ai Cantoni è data possibilità di partecipare al processo decisionale a livello federale, quali ad esempio le modifiche alla Costituzione che devono essere approvate dalla maggioranza del popolo e dei Cantoni.
Il federalismo fiscale svizzero si basa sulla divisione delle competenze fiscali tra Confederazione, Cantoni e Comuni, ognuno con il proprio livello di autonomia nella tassazione.
La Confederazione può riscuotere solo le imposte espressamente previste dalla Costituzione, limitate e devono essere regolarmente confermate dal popolo tramite votazione.
I Cantoni sono sovrani in materia fiscale e hanno leggi, imposte e aliquote proprie per le imposte su reddito, sostanza, successioni e altre voci.
Ai Comuni è concesso riscuotere imposte solo se i Cantoni lo permettono, partecipando molto spesso tramite le loro tassazioni al gettito fiscale cantonale.
Questo possiamo metterlo, in parte, in linea con la perequazione finanziaria che è uno strumento chiave per ridurre le disparità economiche tra i Cantoni, con i Cantoni più ricchi che contribuiscono al sostegno di quelli più deboli.
La Svizzera, poi, combina un sistema di democrazia rappresentativa con degli strumenti di democrazia diretta.
In Svizzera diversi strumenti della democrazia diretta possono essere utilizzati per portare il popolo alle urne. La forma più conosciuta è l’iniziativa popolare.
I cittadini possono ricorrere all’iniziativa popolare per sottoporre all’elettorato una modifica della Costituzione federale. Per andare alle urne, devono raccogliere almeno 100’000 firme valide di persone con diritto di voto nell’arco di 18 mesi.
Le iniziative popolari risultano tra l'altro anche uno strumento per iscrivere una determinata questione nell’agenda politica. Il Governo e il Parlamento possono reagire alle iniziative con delle controproposte (controprogetto).
Esistono poi due tipi di referendum.
Quello obbligatorio che rientra nella sfera della democrazia diretta. Se il Governo e il Parlamento svizzeri vogliono modificare la Costituzione o aderire a organizzazioni internazionali deve essere indetto un referendum obbligatorio.
Quello facoltativo, invece, è una votazione popolare indetta da un comitato di cittadini su una legge approvata. Se il Governo e il Parlamento hanno approvato una legge, cittadini e cittadine possono lanciare un referendum contro di essa. Se raccolgono almeno 50’000 firme valide in 100 giorni, il popolo si esprimerà alle urne.
Il sistema giudiziario svizzero è federale, con ampia autonomia dei cantoni, ma con competenze federali per la legislazione e la procedura penale. Il potere giudiziario federale è guidato dal Tribunale federale, il tribunale supremo, supportato da altri tre tribunali federali: il Tribunale penale federale, il Tribunale amministrativo federale e il Tribunale federale dei brevetti. A livello cantonale, l'organizzazione giudiziaria varia, ma in genere include tribunali di prima e seconda istanza, che gestiscono le cause civili, penali e amministrative.
Il sistema educativo svizzero è caratterizzato da una scuola pubblica forte con radicamento locale e da un’elevata permeabilità tra i diversi percorsi di formazione. La scuola obbligatoria è di competenza dei Cantoni. Nell’ambito della formazione postobbligatoria, la responsabilità è ripartita tra Confederazione e Cantoni che collaborano strettamente.
Potete rendervi conto da soli che grazie al federalismo fiscale ed al controllo focale dei cittadini non sia possibile in Svizzera riscontrare situazioni vergognose quali possono essere le nostre attese in merito alla sanità oppure i colabrodi che percorriamo in auto.
Esportare in Italia questo modello è tra le priorità maggiori di "Patto per il Nord", si tratta di un sistema giuridico per nulla complicato e molto efficace a cui solo chi è legato a doppio taglio al centralismo può porre un rifiuto.
Giorgio Bargna
Patto per il Nord
Como
