mercoledì 29 ottobre 2025

FEDERALISMO: AUTONOMIA, RESPONSABILITA', COMUNITA'

 



Ho scritto più volte di Federalismo, oggi stringiamo un po' il cerchio, diamo delle definizioni sulla forma che, tanto io che "Patto per il Nord", vorremmo esso abbia, considerato che non va inteso solo quale status giuridico ma anche e soprattutto come forma, stile, organizzazione di vita e comunità.

Il federalismo deve essere, è, la chiave per rendere l'Italia più giusta, più vicina, più libera, più capace di crescere.

Federalismo fa coppia con Autonomia, significa non  doversi confrontare con un potere lontano ma attraverso qualcuno che renda conto direttamente e da vicino ai suoi cittadini, significa assumere la cura di un territorio e dei suoi abitanti con trasparenza e rigore.

Avere amministrazioni vicine genera fiducia, l'ascolto e la risoluzione diretta dei problemi generano fiducia e laddove è presente la fiducia c'è partecipazione. Il centralismo, la partitocrazia hanno allontanato le persone dalla politica e dalla voglia di impegnarsi per il bene comune.

Scrivendo Federalismo parliamo di un sistema che riduce la burocrazia, elimina le duplicazioni, accorcia i tempi, consente di agire con rapidità, trasparenza e chiarezza.

Viviamo in un Paese dalle centinaia di culture e modalità di vita, già un Ligure è profondamente diverso da un Lombardo eppure questo se ci pensate bene può tradursi in "valore comune", un sistema federale valorizza le vocazioni di ciascuno e le mette a sistema.

Parlando del Sistema Svizzero abbiamo capito che il Federalismo, se ben organizzato, lascia alle comunità la possibilità di esprimere il meglio di sé, senza essere frenata da regole calate dall'alto, crescendo attraverso le proprie forze, ma anche con il supporto delle altre Comunità.

Noi scriviamo di un Nord che vuole essere una guida attraverso la forza del lavoro e della cultura, ma vogliamo anche incarnare responsabilità, vicinanza, efficienza, pluralità, libertà, Europa, possibilmente l'Europa dei Popoli tanto cara a Gianfranco Miglio. 

E se parliamo di responsabilità ne parliamo a livello nazionale, tendendo la mano al Sud, sulla forza di un rapporto basato sulla responsabilità reciproca. 

Andranno eliminate tutte quelle forme di stanziamenti che, anziché creare ricchezze, hanno reso schiave migliaia di persone di elargizioni, privandole dei servizi essenziali, che hanno impedito la nascita di posti di lavoro onorevoli e di territori ricchi e orgogliosi della propria autonoma capacità.

Vanno interscambiati modelli, competenze, investimenti, energie giovani, risorse, creatività.

Non più assistenzialismo, ma alleanza produttiva.

Abbiamo scritto Europa, oltre che a Sud si deve guardare aldilà dei confini nazionali.

Bisogna andare oltre la diplomazia, interscambiare commercio, cultura, progetti scientifici e industriali.

Una terra ricca ed evoluta come la nostra, al pari ad esempio di Baviera e Catalogna è già parte del mondo, ma deve esserlo ancora di più, creando, accentuando, sponsorizzando, l'Europa dei Popoli e delle Nazioni consapevoli.


Giorgio Bargna

Patto per il Nord

Como

lunedì 27 ottobre 2025

IL MODELLO SVIZZERO, UNICA SALVEZZA

 


Sono passati ormai vent'anni dall'inizio delle mie pubblicazioni e dall'inizio della mia attività politica attiva.

Ho scritto di politica, di sociale, di costume, ma nel tempo ho sempre trattato e sponsorizzato due temi: la democrazia diretta e il federalismo, tradotto in parole povere, la Svizzera.

Ho vissuto molte esperienze politiche affini a Patto per il Nord che non si sono concretizzate, tra le tante esperienze un contatto con un Parlamentare svizzero che voleva federare parte della Lombardia alla Confederazione Elvetica, ma mai come oggi ho sentito il risultato vicino.

Ci sono dei compagni di viaggio in questo percorso politico, come Giancarlo Pagliarini, che sono dei luminari in questo, ma cerco comunque di dare il mio contributo nel farvi capire cos'è la Svizzera, cos'è il federalismo perfetto.


In Svizzera vige un sistema politico-amministrativo con poteri ripartiti su tre livelli precisi: la Confederazione, i 26 Cantoni e i Comuni. 

Nel pieno principio della sussidiarietà la Confederazione si occupa solo di competenze quali la politica estera o la difesa, per il resto i Cantoni godono di ampia autonomia, con proprie costituzioni, parlamenti e leggi in settori come istruzione, sanità e polizia.

Fatto salvo che non uno stato centralizzato ma federale, alienati alcuni limiti costituzionali i Cantoni sono "sovrani", muniti della facoltà di redigere la propria Costituzione e di gestire le proprie competenze. 

Fedeli al principio di sussidiarietà le decisioni vengono prese al livello più basso possibile. La Confederazione interviene solo quando i Cantoni non possono o non sono in grado di gestire un compito in modo più efficiente. 

Ai  Cantoni è data possibilità di partecipare al processo decisionale a livello federale, quali ad esempio le modifiche alla Costituzione che devono essere approvate dalla maggioranza del popolo e dei Cantoni. 

Il federalismo fiscale svizzero si basa sulla divisione delle competenze fiscali tra Confederazione, Cantoni e Comuni, ognuno con il proprio livello di autonomia nella tassazione.

La Confederazione può riscuotere solo le imposte espressamente previste dalla Costituzione, limitate e devono essere regolarmente confermate dal popolo tramite votazione. 

I Cantoni sono sovrani in materia fiscale e hanno leggi, imposte e aliquote proprie per le imposte su reddito, sostanza, successioni e altre voci. 

Ai Comuni è concesso riscuotere imposte solo se i Cantoni lo permettono, partecipando molto spesso tramite le loro tassazioni al gettito fiscale cantonale. 

Questo possiamo metterlo, in parte, in linea con la perequazione finanziaria che è uno strumento chiave per ridurre le disparità economiche tra i Cantoni, con i Cantoni più ricchi che contribuiscono al sostegno di quelli più deboli. 

La Svizzera, poi, combina un sistema di democrazia rappresentativa con degli strumenti di democrazia diretta.

In Svizzera diversi strumenti della democrazia diretta possono essere utilizzati per portare il popolo alle urne. La forma più conosciuta è l’iniziativa popolare.

I cittadini possono ricorrere all’iniziativa popolare per sottoporre all’elettorato una modifica della Costituzione federale. Per andare alle urne, devono raccogliere almeno 100’000 firme valide di persone con diritto di voto nell’arco di 18 mesi.

Le iniziative popolari risultano tra l'altro anche uno strumento per iscrivere una determinata questione nell’agenda politica. Il Governo e il Parlamento possono reagire alle iniziative con delle controproposte (controprogetto).

Esistono poi due tipi di referendum.

Quello obbligatorio che rientra nella sfera della democrazia diretta. Se il Governo e il Parlamento svizzeri vogliono modificare la Costituzione o aderire a organizzazioni internazionali deve essere indetto un referendum obbligatorio.

Quello facoltativo, invece, è una votazione popolare indetta da un comitato di cittadini su una legge approvata. Se il Governo e il Parlamento hanno approvato una legge, cittadini e cittadine possono lanciare un referendum contro di essa. Se raccolgono almeno 50’000 firme valide in 100 giorni, il popolo si esprimerà alle urne.

Il sistema giudiziario svizzero è federale, con ampia autonomia dei cantoni, ma con competenze federali per la legislazione e la procedura penale. Il potere giudiziario federale è guidato dal Tribunale federale, il tribunale supremo, supportato da altri tre tribunali federali: il Tribunale penale federale, il Tribunale amministrativo federale e il Tribunale federale dei brevetti. A livello cantonale, l'organizzazione giudiziaria varia, ma in genere include tribunali di prima e seconda istanza, che gestiscono le cause civili, penali e amministrative. 

Il sistema educativo svizzero è caratterizzato da una scuola pubblica forte con radicamento locale e da un’elevata permeabilità tra i diversi percorsi di formazione. La scuola obbligatoria è di competenza dei Cantoni. Nell’ambito della formazione postobbligatoria, la responsabilità è ripartita tra Confederazione e Cantoni che collaborano strettamente. 

Potete rendervi conto da soli che grazie al federalismo fiscale ed al controllo focale dei cittadini non sia possibile in Svizzera riscontrare situazioni vergognose quali possono essere le nostre attese in merito alla sanità oppure i colabrodi che percorriamo in auto.

Esportare in Italia questo modello è tra le priorità maggiori di "Patto per il Nord", si tratta di un sistema giuridico per nulla complicato e molto efficace a cui solo chi è legato a doppio taglio al centralismo può porre un rifiuto.


Giorgio Bargna

Patto per il Nord

Como