E'
tanto chiaro, quanto ovvio, che l'obbiettivo finale di "Patto
per il Nord" sia la Repubblica Federale del Nord, confederata in
prima analisi, con gli altri territori della Repubblica Italiana.
Non
essendo un movimento eversivo o violento diventa altrettanto ovvio
che il risultato finale lo si ottiene per passaggi graduali.
Di
conseguenza ci si deve concentrare sulla conquista del primo
essenziale obbiettivo: l'amministrazione dei Comuni.
Mi
permetto, in base alla mia decennale esperienza sul territorio in
politica attiva, di stilare un mio piccolo vademecum da sottoporre a
Paolo Grimoldi e agli Amici tutti del "Patto".
Agendo
sul territorio tanto da attivista quanto da Prosindaco il primo
importante riscontro che mi è stato riportato dai Cittadini è la
voglia e la necessità di incontrare, vedere, interloquire
direttamente con Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali e ogni
altro mandatario, direttamente sul territorio, dentro le proprie
attività, calcando le proprie zone abitative.
Da
Prosindaco ho capito che al Cittadino molte volte, ancor più delle
"buche" e della sicurezza, interessino quei piccoli
problemi quotidiani che influiscono sulla loro vita personale.
Poi
viene l'Esempio. L'amministratore che dimostrerà di aver cura delle
proprietà comunali e dell'ambiente, comportandosi con la logica "del
buon padre di famiglia", avrà la fiducia non solo dei propri
elettori, ma anche di chi non lo ha eletto. Ricordiamoci che un
Sindaco è comunque il primo cittadino di tutti, non solo di una
parte della città e deve essere pronto ad ascoltare, quantomeno, i
suggerimenti e le istanze degli "altri".
In
questo mondo che sembra aver perso molti fondamenti in un periodo di
molti cambiamenti socioculturali vi sarà necessità di intervenire
su quei punti che riguardano alcune categorie che oggi vivono
difficoltà infinite.
Mettiamo
in primo piano gli anziani che sono il nostro primo valore culturale,
oltre che coloro che si sono presi cura di noi e che oggi hanno
bisogno che facciamo altrettanto.
Poi
ci sono le persone fragili che vanno altrettanto seguite e sostenute,
così come gli anziani, attraverso si i Servizi Sociali, ma anche
attraverso una rete di solidarietà imbastita attraverso associazioni
del terzo settore e organizzazioni di volontariato sostenuto almeno
logisticamente dall'Amministrazione. Così come si deve cercare di
creare un tipo di servizio pre e post scolastico che consenta ai
genitori di non abbandonare i loro figli a se stessi (N.B.: qui gli
anziani appena citati potrebbero essere coinvolti)
Per
non allontanarci troppo da quanto appena scritto di questi tempi le
nostre città subiscono tagli più o meno volontari sulla Sanità,
deve essere impegno dell'Amministrazione lottare per una sanità
sostenibile nel proprio territorio.
In
difficoltà, sia nei grandi quanto nei piccoli centri, molto spesso
sono le frazioni; spesso non hanno ne collegamenti ne tantomeno
servizi. Anche qui laddove le casse comunali non possono arrivare va
creata una rete di volontariato e solidarietà. Cantù negli anni
della Giunta Bizzozero varò la "novità" del "Volontario
Civico". In quel caso operarono nel settore della manutenzione
delle strade, delle scuole ed asili, fabbricati pubblici,ed altri
servizi. Nei Comuni da noi amministrati potrebbero essere la Rete,
le Reti sovracitate.
Un
tema molto caldo in questa era è quello dei giovani, bistrattati e/o
mal giudicati a torto o a ragione molto spesso.
Credo
che ciò che diventa un giovane sia quanto gli offre e tramanda la
Società. E allora vanno sostenuti e guidati, non con imposizioni, ma
offrendo loro opportunità. Partendo magari da un istruzione
"mirata", sponsorizzata già nelle scuole inferiori per
portare a qualcosa che crei un futuro. I ragazzi non hanno bisogno di
essere tutti programmatori informatici o laureati che sono già
consapevoli di non riuscire a lavorare nel proprio campo. Bisogna
indirizzarli, mi correggo, vanno resi consapevoli che esistono lavori
manuali e concettuali che fanno parte della tradizione e della
necessità pratica della produzione locale che non può essere
sostituita da quella industriale.
E'
necessario, pertanto, monitorare le necessità del territorio con le
varie associazioni di categoria, collaborare con il Centro per
l'impiego e le associazioni giovanili per venire a conoscenza della
domanda e dell’offerta, costruire percorsi formativi con le scuole
professionali recuperando fondi messi a disposizione dall’Europa e
da Regione Lombardia.
La
presenza sul territorio di istituti tecnici dovrà essere presa in
considerazione per gli sbocchi professionali.
Non
tralascio certo il tema Sicurezza dove in realtà l'Amministrazione
Comunale può intervenire solo parzialmente. Ma in questa parzialità
oltre ad accrescere le potenzialità della Polizia Locale, attraverso
la dotazione di strumenti tecnologicamente avanzati ed una maggiore
disponibilità di risorse, con l’affiancamento di personale
amministrativo per gestire le pratiche meramente burocratiche, la
videosorveglianza e il controllo di vicinato, si possono mantenere
continui rapporti con l’Arma dei Carabinieri e/o la Polizia di
Stato, instaurare tavoli di confronto costanti per garantire il
necessario coordinamento con le Polizie locali del territorio e le
altre Forze dell'Ordine.
Non
può un movimento molto legato al territorio come il nostro non
valorizzare il ruolo degli esercizi commerciali di vicinato e di
quartiere, anche accompagnandoli, attraverso l’istituzione
dell’Ufficio programmazione, gare e fundraising, nella
partecipazione a bandi e opportunità di finanziamento sovracomunali.
Non può non valorizzare il ruolo dei mercati rionali, non può non
incentivare il ruolo dei mercati dei produttori agricoli.
Per
quanto non siano momenti di gloria per i comparti produttivi non si
può (oltre che sostenere il settore attraverso consulte) impedire
l'insediamento di nuove attività economiche pur coniugando le
esigenze delle imprese insediate, sulla base di parametri qualitativi
e quantitativi di controllo con il mantenimento di un’elevata
qualità ambientale complessiva.
Concludo
ricordando che, così come ogni manifestazione pubblica di ogni
genere lo Sport è aggregazione. Ogni individuo deve avere la
possibilità di praticare lo sport possibilmente seguendo uno spirito
olimpico e di fair play.
Il
ruolo del Comune è principalmente quello di favorire la pratica
sportiva e sostenere la diffusione della cultura dello sport.
Giorgio
Bargna
Tessera
0624
Patto
per il Nord