sabato 5 luglio 2025

Italia e Svizzera, tra orgoglio civico e senso di appartenza

 

Se chiediamo in giro un istantanea su Italia e Svizzera ci ritornano due risposte. Sull'Italia pizza, mafia , mandolino; sulla Svizzera banche e sci alpino.

E' vero che gli stereotipi hanno sempre un fondamento, ma sono riduttivi, così come hanno ridotto di molto la nostra voglia e capacità di pensare, ragionare, interagire.

Facciamo però un breve confronto sulle due Nazioni citate a livello politico.

In Italia si è installata al potere una classe politica auto referenziata (grazie soprattutto al consenso dei cittadini, nota bene, cittadini, non elettori) che non lascia un centimetro quadrato di decisionalità al popolo.

In Svizzera non esiste una vera classe politica libera di fare ciò che vuole, il popolo incide spesso e volentieri su tutti e tre i fronti amministrativi: Comune, Cantone, Federazione.

Questo modo di amministrare ha portato a crescere ogni giorno, ogni anno, ogni secolo il senso di responsabilità del cittadino svizzero. 

Ha fatto accrescere il senso civico e quello di appartenenza. Non c'è cittadino svizzero che prima di recarsi alle urne non legga con attenzione il materiale informativo che gli organi amministrativi gli inviano a casa prima di una votazione. La percentuale dei votanti in Svizzera non sempre è alta ma il voto è qualificato grazie all'attenzione dei cittadini.

In Italia si vive da decenni di promesse elettorali, i referendum sono una presa in giro, le necessità dei cittadini vengono ignorate. 

La classe dirigente ha lavorato per creare l'atomizzazione, lo sconforto, il disinteresse alla politica, creando anche un degrado morale.

In Italia c'è senso di appartenenza solo quando gioca la nazionale oppure Sinner, l'educazione (civica e non solo) è un lontano ricordo.

Ecco, io sono certo che anche attraverso la Democrazia Diretta, oltre che attraverso l'Autonomia e l'onestà intellettuale, "Patto per il Nord" darà nuova linfa vitale, oltre all'appartenenza ed al senso civico, ai Popoli del Nord.

Giorgio Bargna