venerdì 31 dicembre 2021

E' ora del "Piano B"

 


Parto da un piccolo inciso, segno dei tempi che riguarda solo in parte il tema del post; i miei articoli di politica (esclusi quelli "tecnici") hanno sempre avuto almeno 200 visualizzazioni, malgrado chi leggesse spesso fosse in disaccordo.Da quando sono una voce fuori dal coro in tema Covid siamo a una media di 20 visualizzazioni... a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca...


Però la verità alla fine viene a galla, i fatti non mentono.

Io sono diventato fervente critico delle mosse governative da subito, ma questo è essenzialmente un pensiero politico, poi viene la scienza, che non mente, se non viene strumentalizzata.

La maggior parte di noi purtroppo guarda solo il TG a tavola o legge i giornali che vivono di sovvenzioni statali, altri come me cercano anche tra le pieghe delle notizie e scovano notizie di questo tipo questa oppure questa.

Dicevamo scienza e la scienza la ritengo identificata con l'Istituto Superiore di Sanità (che è leggittimo immaginare porti un pò di acqua al governo, quindi i dati potrebbero essere più clamorosi) smentisce le quotidiane affermazioni di Premier e Ministri. Di quella categoria che circa un anno fa proclamava che dopo la vaccinazione (parliamo di prima dose) del 70% della popolazione vaccinabile si sarebbe raggiunta l'immunità di gregge; i dati odierni, a seconda dose completata, li smentiscono spudoratamente.


Fu uno dei video più equilibrati visti su youtube (ovviamente oscurato) a portarmi ad essere più che scettico sui vaccini. Una signora, medico, non esortava a non vaccinarsi, ma spiegava i motivi scientifici che la portavano a decidere di non vaccinarsi. 

Due principali e fondamentali.

Il primo: i vaccini sono basati sul primo virus cinese e quindi superati ed inutili. Le varianti hanno confermato questa tesi.

Il secondo: la quantità di test era elevata, ma i tempi troppo stretti per poter intuire quali controindicazioni si potessero scatenare.

La signora era convinta che comunque molte patologie latenti si sarebbero potute scatenare a causa del vaccino, non ricordo purtroppo quali.

Da sempre sostengo che sarebbe stato meglio investire sulle cure. Una delle risposte sentita più volte era che che la cura costa molto.
Beh, anche la crisi economica susseguente al Covid ci costerà parecchio e quello che il contribuente non ha speso per la ricerca sulle cure lo spenderà in aumento di costi dei servizi e delle energie, per non parlare delle attività lavorative distrutte nel frattempo, che nessun "Recovery" potrà mai sanare.

Parlo di scelte sbagliate (a livello globale, non solo nazionale) senza voler accusare di scelte deliberate, però è chiaro che gli aumenti del costo della vita, le restrizioni sulle libertà, le morti che continuano copiosamente, attività che chiudono e saranno boccone appetitoso per le Mafie, siano pane appetitoso per i complottisti.

Mi auguro davvero un cambio di rotta da parte dei Governi, spinto magari ogni giorno di più, dai Popoli che finalmente prendano coscienza del fatto che finora il "Piano A" non ha funzionato.

Giorgio Bargna

domenica 19 dicembre 2021

Andare oltre le posizioni

Non è certo una novità che gli argomenti politici e di dominio pubblico creino campanilismi, da sempre ad esempio esistono violenti estremismi di destra e sinistra e campanilismi da bar; ma oggi, da un paio di decenni in realtà, la situazione è peggiorata.

Gran parte della colpa è da addossare alla TV ed ai media in generale, social network compresi.

Una sferzata violenta avvenne ad esempio in politica quando si iniziò a lasciar passare la politica urlata in TV negli anni in cui la Lega Nord cercava visibilità, avvenne nello sport quando trasmissioni come il "Processo del lunedì", inizialmente una novità positiva, si trasformarono in corride subito messe in onda anche dalle televisioni private.

Così anche oggi, davanti "all'emergenza Covid", ogni giorno di più, sale l'estremizzazione dei dialoghi.

Cosa vedo io come cittadino che cerca di farsi un opinione?

Vedo che siamo di fronte a un ondata di influenza molto più infettiva in confronto alla normalità.

Vedo, stando ai dati delle cartelle esaminate, che il Covid in se stesso uccide non di più delle altre epidemie influenzali (che sono annuali), ma riesce ad uccidere più facilmente i soggetti deboli (se prendiamo per vere e verificate le "morti con Covid" che ci vengono esposte.

Vedo misure di contenimento spesso in contraddizione l'una con l'altra, persone confuse, persone insicure, persone che cercano di capire, "estremisti a prescindere" che trovano campo libero, persone che si affidano alle decisioni di scala mondiale, vuoi per mancata voglia di ragionare, vuoi per pura fiducia nella "scienza".

Vedo, ho visto, vedrò, la politica, le istituzioni affrontare il Covid seguendo i dettami della "scienza e della medicina" che suggeriscono restrizioni di massa e vaccinazioni a tutto spiano.

Cosa vorrei vedere o cosa considero?

Considero sbagliata la scelta della vaccinazione diffusa (non perchè io sia contro i vaccini, li ho fatti tutti e tutti li ho fatti fare a mio figlio) perché per quanto sperimentata su larga massa e basata sui vaccini Sars precedenti non c'è stato il tempo di testarne gli effetti sul lungo tempo.

Avrei preferito che fossero al limite vaccinati e costretti a forme di restrizione i "soggetti deboli", che si fosse sviluppata di più la ricerca sulle cure.

Abbiamo visto scelte veramente basate sull'ebetismo, tipo i banchi a rotelle (questa spesa era meglio investirla sulla ricerca). Abbiamo vissuto restrizioni (che posso aver concepito solo durante il primo lockdown, quando non sapevamo cosa stessimo affrontando) che ancora oggi stanno dilaniando l'economia uccidendo migliaia di attività ed il potere d'acquisto di ognuno di noi.

Vedo e non vorrei vedere le istituzioni cercare di imporre senza obbligo greenpass e vaccini, anche se ultimamente vediamo proclamare i primi obblighi per categoria.

Ho visto, vedo persone non convinte di queste politiche doversi assoggettare per non perdere il posto di lavoro a tamponi, ma soprattutto al vaccino (perchè non si dice ad alta voce, ma alcune aziende non gradiscono i tamponi).

Ho visto e vedo persone buggerate, convinte a vaccinarsi credendo fosse necessario il greenpass per andare in vacanza, vedo scelte incoerenti che vietano feste di piazza a Capodanno, ma ti lasciano libero di essere in 60.000 allo stadio, uno seduto a fianco l'altro.

Torniamo però all'argomento iniziale; cancellare estremizzazione e differenze di pensiero.

Quindi prendo per buone le indicazioni della "scienza" fatte proprie dalla "politica" e lancio la mia idea ai governanti.

Anziché imporre,  convincere gli indecisi ed i contrari.

Come?

A livello economico dimostrando di avere fatto la scelta migliore.

A livello medico su due fronti.

Innanzitutto dimostrando (loro, i politici e i governanti) di essersi vaccinati ed eseguendo periodicamente analisi che dimostrino che non hanno avuto effetti collaterali.

Poi eseguendo, a campione, autopsie su persone vaccinate, decedute per qualsiasi causa, anche con la partecipazione di esponenti "no vax", in modo tale da dimostrare anche così l'assenza di effetti collaterali.

Solo così si potranno convincere gli scettici ed eventualmente vaccinare tutti, anche perché davanti al 100% dei vaccinati poi c'è solo la verità assoluta.

lunedì 30 agosto 2021

Ferragust di legnamèe


L’ultimo lunedì del mese d’agosto è tradizione che le ormai non più numerose botteghe artigiane del legno-arredo canturine, e non solo, festeggino il proprio ferragosto; la tradizione è nata decenni fa, quando il giorno dell’Assunzione spesso e volentieri gli artigiani canturini del legno lavoravano.

Una tradizione molto in voga nei paesi del canturino che va perdendosi sia a causa della chiusura di molte “botteghe”, sia a causa del ricambio generazionale all’interno delle aziende, i giovani cresciuti con altri valori e senza l’assimilazione delle tradizioni, sono decisamente meno legati a quel rapporto quasi parentale, pur nel rispetto dei ruoli, fra “ùl padrun” e i suoi dipendenti. 

A suo tempo era una vera e propria giornata di meritata vacanza dopo un anno di duro lavoro, sponsorizzata dai titolari, che offrivano a tutti i loro collaboratori un giorno di svago in trasferta presso qualche paese rivierasco lariano dove si celebrava, in qualche ristorante di lusso, il pranzo “da sciùri”. 

Lo sviluppo economico e sociale della nostra “Terra” è passato, ci si augura passerà, soprattutto dal “mondo” del legno-arredo, non sarebbe errato mantenere vivi anche questi esempi vissuti in tempi meno facili rispetto ad oggi. 

Giorgio Bargna