sabato 13 aprile 2013

Patto di stabilità spiegato ad un bambino


Nelle scorse ore durante una discussione via facebook  un interlocutrice mi chiede  una spiegazione su cosa sia il “Patto di Stabiltà. Non sono certo un tecnico, ma più o meno  ne sento parlare spesso nelle riunioni della mia lista civica e ne ho una certa proporzione in mente, però i veri dettagli tecnici non li conoscevo proprio tutti, quindi ho chiesto a quella che considero una cara amica di spiegarmelo come lo spiegherebbe ad un bambino di quattro anni, citazione presa dal film “Philadelphia” di cui consiglio la visione a tutti.
Ecco qua il tutto, spero serva a chi non segue la politica e a chi non la segue con leziosità nel capire perché a volte gli amministratori dei comuni sembrano avere braccine corte o incapacita’. Spero serva a capire che l’amministrazione di un ente locale, anche da parte di chi non si riconosce in una tessera nazionale, a volte proprio non può.


Il patto di stabilità spiegato ai bambini

In soldoni gli enti locali devono provvedere unitamente allo stato a sanare il deficit pubblico al fine di rispettare gli accordi europei di Maastricht .

Lo stato annualmente fissa degli obiettivi agli enti locali.
Gli enti locali nella gestione di entrate e uscite devono ottenere un risultato positivo (“utile”): A – B = + X.

Tale calcolo tiene conto solo di alcuni voci del bilancio dell’ente:

A corrisponde ad alcune entrate dell’ente (accertamenti titolo primo, secondo e terzo dell’entrata – tributi, contributi stato/regione/ecc, proventi da servizi [mensa, asili, ecc] + riscossione del titolo IV dell’entrata – oneri di urbanizzazione, monetizzazioni, cessioni di aree…)

B corrisponde ad alcune spese dell’ente (impegnato titolo primo della spesa – spese correnti [stipendi, interessi passivi, utenze, neve, servizi come ad es asili, assistenza anziani, manutenzione scuole, ecc] + pagato del titolo secondo della spesa [opere pubbliche – asfalti, acquisto beni durevoli, ecc ]

Il saldo tra queste due voci deve dare il + X stabilito dalla norma

Nel caso di Cantù per il 2012 era il famoso 3 milioni di €

Se il saldo dà un risultato negativo rispetto a + X (esempio: risultato da ottenere + 100, risultato ottenuto + 99 ) il patto NON è rispettato ed il comune deve fare fronte alle sanzioni previste dalla norma.

Sanzioni principali:
restituzione della differenza non realizzata rispetto all’obiettivo fissato ( 1 se l’obiettivo era 100 e si è raggiunto 99);
limitazione della spesa corrente;
riduzione indennità di carica degli amministratori;
impossibilità di contrarre alcun tipo di finanziamento;
blocco delle assunzioni di personale a qualsiasi titolo.