Era ovvio che dopo il Congresso Federale di Patto per il Nord si leggessero molte reazioni sui social.
Reazioni positive e negative scontate, sostenitori e detrattori non possono mai mancare sullo scenario politico, ci mancherebbe. Però mi ha colpito in modo particolare il pensiero di una persona cara a molti amanti dei territori del Nord, Gioann March Pòlli.
Molti di noi hanno letto i Quaderni Padani, altri ne avranno sentito parlare. Roba da autonomisti, non certo da democristiani.
Ci dice Giovanni Marco Polli in sostanza che tra le motivazioni per le quali il "Patto" sostiene il federalismo manca la questione identitaria, da associare a quella socioeconomica.
Va detto che il Gioann non ha tutti i torti, al congresso la questione è stata nominata in parte in alcuni interventi, forse non è stata evidenziata a dovere, ma c'è una motivazione, anche io in molti miei testi ho parlato di tradizione e comunità, un fondamento, ma oggi i tempi richiamano molto di più a una lotta per la sopravvivenza. che alla poesia.
Ringrazio però Polli perché mi ha aperto il cervello ad una riflessione che non sarebbe dovuta sfuggire a chi come me ha fatto parte di un gruppo politico chiamato "Movimento Autonomista Lombardo" che propose e lavorò per la creazione di una nuova Regione a Statuto Speciale.
Io stesso, nei miei pensieri che condivido, mi faccio forviare dall'idea di regione autonoma in base ai confini che lo Stato italiano ha definito, anziché ragionare su regioni tipo quella proposta dal M.A.L. (Lario, Brianza e Valtellina) o su qualcosa di ancora più storico e fondato come potrebbe essere l'Insubria, che però non è solo storia, ma ancora oggi un territorio aggregato.
L'Insubria parte grossomodo dal Verbano per arrivare ad est fino alla bergamasca, scendendo fino al pavese e salendo ipoteticamente fin dentro il Canton Ticino. Stessa lingua, grammatica uguale per mille accenti. Stessa cultura storica, che deriva dall'artigianato e dall'agricoltura. Oggi stessa sorte dovuta all'industrializzazione e alla globalizzazione, dovuta allo statalismo e alla burocrazia, fatta di difficoltà produttiva e di depredamento da parte delle casse erariali centrali.
Io sono solo una piccola pedina nello scacchiere immenso di "Patto per il Nord", ma nella mia funzione di Segretario Provinciale mi spenderò, non appena il movimento ne avrà la forza, affinché la Segreteria Nazionale Lombarda attivi la procedura preposta per la realizzazione di una Regione Autonoma a Statuto Speciale fondata sui principi qui sopra elencati, storici si, ma soprattutto legati alla situazione attuale visto che oggi occorre molto di più una soluzione pragmatica per migliorare la vita dei cittadini che un romantico legame storico.
Si tratta di un esempio di “Democrazia dal Basso”. Si tratta di un Federalismo che si fonda sul localismo, sull’autonomia, sulla responsabilità e sulla partecipazione popolare; un Federalismo che si fonda sul Municipio e che vuole arrivare lontano. Si tratta di portare avanti dei valori; valori fondati sull’Autonomia, la Responsabilità, sulla Partecipazione, sul Localismo, sulla Sostenibilità.
Ci credo e mi spenderò,
Giorgio Bargna
Patto per il Nord
Como
