Diceva la vecchia volpe del Giulio: “Il potere logora chi
non ce l’ha”.
Ora non intendiamo il potere nel senso più spregevole che si
possa utilizzare, pensiamo solo a chi vorrebbe che le cose andassero
diversamente da come si evolvono e non può nulla per farlo accadere.
Ora da circa un anno, dall’ultimo Congresso, girano sui
media notizie più o meno vere (perlopiù meno vere) su “Lavori in Corso”, che la
fanno apparire come una sorta di seconda “Balena Bianca”.
Ora posso capire che chi lavora sui media cerchi i colpi a
sensazione, anzi lo giustifico, meno capisco chi continuamente remi, dall’interno,
contro un movimento veramente unico, danneggiandolo facendo trapelare
particolari e nomi, violando inoltre la privacy di chi pensa di deliberare in
una certa discrezione.
Non capisco chi rema dall’interno contro un amministrazione
che è l’unica, negli ultimi 150 anni, a Cantù, che si è aperta ai cittadini,
magari con modalità da perfezionare, ma che si è aperta. L’unica amministrazione
che ha limato i debiti ed ha iniziato a produrre opere pubbliche veramente
necessarie.
Sono pochi i cittadini, in realtà, che seguono il dibattito politico
canturino, ma a quei pochi va ricordato un semplice, elementare, ma importantissimo
particolare: “Lavori in Corso” (e l’amministrazione che la rappresenta segue questo
trend, nei limiti del possibile) è un movimento politico che basa le proprie
azioni su scelte assembleari.
Dopo di che, ad alcuni dei membri, le scelte possono anche
non piacere.
Questo qualcuno, mancando di rispetto al resto dell’Assemblea,
può anche esternare le proprie posizioni…non c’è legge che lo vieti … però
questo qualcuno deve sapere una cosa chiara ed inequivocabile … in “Lavori in Corso”
decide l’Assemblea e quanto deliberato da essa, volenti o nolenti lo si
RISPETTA E NON LO SI METTE IN DUBBIO!!!
Lo fa l’Amministrazione, lo fa il movimento … poi a casa
propria si possono dire mille parole, ma all’interno del movimento e davanti ai
cittadini canturini esiste un solo vincolo: RISPETTO!!!
Tutto il resto sono solo chiacchere e distintivo, oppure
delirio di onnipotenza.
Giorgio Bargna