Raramente negli ultimi anni, nel rispetto dei ruoli assunti
in “Lavori in Corso”, sono intervenuto su argomenti di politica prettamente
locale, oggi però faccio uno strappo alla regola a causa di una operetta da
quattro soldi che sta andando in scena a Cantù.
Nei mesi recenti molti politici locali si sono ringalluzziti
alla lettura dell’esistenza di un presunto, mai dimostrato, “Patto di Via
Rencati” e davanti a qualche indecisione del Sindaco Bizzozero sulla propria
ricandidatura al ruolo.
I signori in questione hanno avuto un brusco risveglio una
mattina della scorsa settimana nel leggere che il “Bizzo” sta valutando,
seguendo le regole di LiC, l’opportunità di ripresentarsi.
Non sembrava loro vero, fino a poco tempo fa, che il
mattatore principe della politica canturina si ritirasse dai giochi, quando poi
all'improvviso, pouff, è riapparso lo spauracchio…CHE SFIGA!!!
Ora però finito lo sfottò, passiamo alle cose serie, vi dico
esattamente come la penso e questo è quanto sosterrò nell’Assemblea di “Lavori
in Corso”.
In un commento su Facebook, sbrigativamente, ho riassunto
così il concetto: "Poi io personalmente ritengo che un sindaco abbia il
dovere di ricandidarsi salvo complicazioni e a mio avviso Claudio Bizzozero non
ne ha ne fisiche ne morali".
Un sindaco deve ricandidarsi per più motivi, perché innanzitutto
cinque anni (soprattutto in questa realtà socioeconomica) non bastano a fare
tutto quanto si è prefisso, perché una città ha bisogno di continuità, perchè
se uno ha fatto bene ed onestamente ha il diritto sacrosanto di ripresentarsi.
Qualcuno tra i detrattori afferma che questa città sotto l’amministrazione
guidata da lui è stata ferma, ma basta leggere i fatti e si vede che molto si è
mosso, dai tagli agli sprechi, all’inizio d’opera di lavori pubblici di necessità
comune, opere nelle quali negli anni scorsi nessuno si è esercitato, passando
ad un'azione di fiancheggiamento che probabilmente porterà alla parola fine sulla
più grande vergogna politica canturina: il PALAZZETTO!
Oh certo, ora qualcuno dirà che a Cantù si è alzata la
tassazione locale; questo è innegabile, ma è conseguenza diretta delle scelte
politiche romane e lombarde, perciò qualcuno prima di parlare sarà meglio che
si guardi allo specchio, anche perché con questi aggiustamenti a Cantù servizi
sociali e scuole sono rimasti a livelli non indifferenti.
Comunque ci tengo a chiudere tornando allo sfottò,
aggiungendo una frase che ho utilizzato oggi come stato sul mio profilo
Facebook:
“... se risica ... se rosica ...”
Giorgio Bargna, Prosindaco di Vighizzolo, frazione
departitizzata ^__^