mercoledì 10 febbraio 2016

Io farò lo stesso

Viviamo un mondo pauroso, corriamo come pazzi, viviamo al limite, ci confrontiamo con cose e persone ogni giorno senza dare a loro sempre il peso che hanno.

Succede anche a me. A volte capita di rallentare per fortuna e riflettere su cose recenti o distanti, sulle persone e gli eventi che hanno riempito la mia vita.

Ogni tanto capita di rilassarmi e riflettere su quanto successo accanto a me, di come mi sono comportato e di come lo ha fatto chi, vuoi per gioco o per sentimenti o per lavoro, ha passato tanto tempo vicino a me.

Rifletto e capisco quanto è successo, capisco le sfumature che prima mi erano sfuggite, capisco alcuni atteggiamenti che nel corso delle cose sembravano intollerabili.

Capita di parlare con altri di situazioni e/o persone e sentire da loro notizie che ti fanno capire quello che non hai saputo ascoltare o che non ti hanno voluto raccontare.

Sono convinto che anche le controparti non hanno capito il mio modo di essere, quindi al termine di questo breve pensiero chiedo a chi calcherà in futuro il sentiero della mia vita di esprimersi apertamente e di ascoltare anche il mio cuore…io farò lo stesso.


Giorgio Bargna

martedì 9 febbraio 2016

Ragazze, donne , madri

Nei momenti in cui la politica non mi assorbe troppo i pensieri mi diletto a scrivere di argomenti più indirizzati a valori, sentimenti, situazioni, il tutto senza avere la pretesa di essere un sociologo.

Parliamo oggi di donne, donne che diventeranno madri.
L’infanzia sicuramente influenza la vita di tutti, ma l’universo femminile a mio avviso ne rimane vittima in modo maggiore.

Molto dipende dall’inizio della nostra vita, chi nasce tra le coccole e i premi sicuramente avrà una vita sostanzialmente diversa da chi cresce tra padri padroni e madri per niente tenere che a sei anni ti fanno lucidare le padelle.
Il padre padrone genera sostanzialmente quella ragazza che già a dodici anni sogna di volare via, che spesso spicca il volo a sedici e a diciotto a capito già, tra botte e tradimenti, che non è stata una grande idea sposare il primo che passa per la strada.

Genitori che dispensano coccole e vizi in quantità cresceranno ragazze più serene che avranno il tempo di godersi la vita, diversi ragazzi, la discoteca ed il viaggio di nozze d’elite.

Incontreranno tutte un marito, non sempre è regola che quanto sopra (ed anche sotto)  succeda, ma l’uomo che sposerà la prima ipotesi di donna certamente avrà al fianco una donna pronta a lottare, lavorare, sputare sangue ed essere fedele alla casa fin quando le forze glielo consentiranno, corna e botte comprese. Chi sposerà la seconda ipotesi di donna corre il rischio di avere una persona a fianco che le responsabilità non le conosce nemmeno da lontano, che non triterà la cipolla perché piangono gli occhi e via di seguito.

Diventeranno madri entrambe, queste tipologia di donne, entrambe ameranno i propri figli, ma in base a chi sono diverso sarà il sacrificio e l’educazione che sapranno trasmettere, diverso sarà quello a cui sapranno rinunciare per l’amore che hanno verso i figli.

Certo l’ho messa schematica, molte sono poi le varianti nella vita che fanno saltare gli schemi; la più grande sono gli uomini (non necessariamente mariti) che avranno al loro fianco e gli amici che le consiglieranno, consoleranno, sproneranno.

Io ho espresso una filippica data da una visione maschile della cosa, mi piacerebbe sapere cosa ne pensano soprattutto le donne, ma anche altri maschietti.


Giorgio Bargna