lunedì 2 giugno 2025

Da Pontida al Ponte sullo Stretto

 


Gira questa immagine, sembra solo umorismo, ma non lo è. E' l'immagine di un partito che ha seguito la rotta di un leader che lo ha portato a non essere più ciò che era all'inizio: IL SINDACATO DEL NORD!!!

Alle volte ci si chiede come possano succedere cose inimmaginabili ed addirittura inverosimili, In questo caso ha giocato una parte importante la scelta leghista di un movimento che silenziava il dissenso degli iscritti. Certo ascoltare è fatica, trovare la sintesi di un discorso anche, ma è questo che tiene vivo un movimento. L'ascolto e la condivisione sono fondamentali, il movimento oligarchico ha una sola conclusione, questa!!!!


domenica 1 giugno 2025

Una terza posizione per sviluppare il libero pensiero

 



Prendo spunto da un paio di pensieri espressi dai lettori del quotidiano "La Provincia di Como" per condividere un mio pensiero.

Se chiediamo all'intelligenza artificiale chi è un fascista la sintesi della risposta è "Oggi, il termine "fascista" può essere utilizzato in modo più generico per definire persone che si comportano in modo autoritario, che non rispettano le opinioni degli altri o che usano la violenza per raggiungere i propri obiettivi".

Da sempre chi vince le guerre e chi detiene il potere economico detta il "pensiero comune", ultimamente però attraverso i media principali, radio e TV, e quelli tecnologici passa l'idea che chi non si assoggetta sia un fascista. 

Potrei anche essere d'accordo nel volermi dichiarare assolutamente antifascista (e lo sono), ma va ricordato, come diceva De Gasperi, che ogni democratico è sicuramente un antifascista, ma non necessariamente un antifascista è un democratico.

Oggi se critichiamo le azioni di Putin siamo dei sinceri democratici, se critichiamo le azioni di Netanyahu siamo grezzi fascistoidi e rischiamo addirittura un processo se il nostro pensiero cade in mani sbagliate.

Ma azzardo un pensiero: perché nessuno attacca l'idea del ripristino dei confini biblici in medio oriente e tutti attaccano l'altrettanto folle idea putiniana di ristabilire i confini URSS?

Una risposta, soprattutto una provocazione, sarebbe rispondere che la sottomissione alle forze economiche e militari americane incide.

Per alcuni fattori potrebbe essere così, ma noi non vogliamo cadere in questa trappola. Noi vogliamo lavorare affinchè si sviluppi un libero pensiero, come del resto indicato dal titolo di questo blog. Cerchiamo un altra volta di sviluppare una "terza posizione".

Ci si può arrivare evitando di prendere per oro colato l'informazione mediatica, evitando di affidarsi alle intelligenze artificiali, informandosi attraverso più canali, discutendo e dialogando tra noi.

Insomma, facendo esattamente ciò che i poteri forti non vorrebbero, dopo averci faticosamente atomizzati, trasformati in una società in cui gli individui sono isolati gli uni dagli altri, privi di una dimensione pubblica e di un senso di appartenenza.

Quindi oggi più che mai libero pensiero in libera piazza.

Giorgio Bargna