martedì 23 ottobre 2007

IL PARTITO SECONDO ME (1)

Vediamo innanzitutto,di definire cosa si intenda per Partito Politico:
Un partito politico è un'associazione tra persone accomunate da una medesima
finalità politica ovvero da una comune visione su questioni fondamentali dello
gestione dello Stato e della società o anche solo su temi specifici e
particolari. L'attività del partito politico si esplica nello spazio della vita
pubblica e, nelle attuali democrazie rappresentative, ha per "ambito prevalente"
quello elettorale.O meno poeticamente: il partito politico è «una compagine di persone che cercano di ottenere il controllo dell’apparato governativo a seguito di regolari elezioni».Il nocciolo della questione e' dunque che il partito è un’associazione,il suo fine è influenzare le decisioni pubbliche,gli scopi sono ottenuti principalmente attraverso la partecipazione alle elezioni, la strategia principale è l’occupazione di cariche elettive.Possono suonare male queste definizioni alle orecchie di alcuni,ma non vediamoci nulla di scandaloso: questa e' la politica,e la disonesta' eventuale della politica la creano i politici non i partiti.
I partiti sono mediatori tra lo Stato e i cittadini,essi svolgono una funzione di socializzazione politica poiché attraverso la loro azione i partiti educano gli elettori alla democrazia,infine, mentre i gruppi di interesse articolano gli interessi dei cittadini, i partiti si occupano di aggregare questi interessi.

Qualche breve cenno storico:
i partiti, in ogni parte del mondo, nascono nel momento dell’affermazione della democrazia e quindi quando il governo diventa responsabile verso il voto degli elettori.
Se il partito in quanto tale nasce con la Rivoluzione inglese del ‘600, è solo
con la formazione di una società di massa e l'allargamento del suffragio elettorale, che i partiti si affermarono nel senso specifico della forma attuale, ossia caratterizzati da: un'organizzazione territorialmente diffusa, con un sistema di comunicazione tra centro e periferia; la volontà di
ottenere il potere locale e centrale; la ricerca del sostegno popolare.
I partiti politici si ditinguono generalmente in partiti di centro, destra e sinistra. Questa distinzione trova la sua origine nella collocazione dei deputati negli emicicli parlamentari. Già dal tempo della Rivoluzione francese, il centro era sinonimo di "moderazione", la destra di "conservazione" e la sinistra di "progresso",non sempre,nel presente,queste definizioni trovano riscontro.

Il valore morale
La Politica deve risultare la realizzazione dei valori esistenziali più importanti, non una rincorsa al potere.
Una politica priva di valori si trasforma in una barca priva del timone,che tra le onde del mare va alla deriva;sballottata da onde e vento e' destinata a naufragare. Nel nostro agire politico dobbiamo definire alcuni importanti valori di riferimento,il fondamento del fare politica.
Dignità della persona,sussidiarietà,solidarietà,laicità della politica,pluralismo democratico.
L'uomo è l'unico vero fine dell'agire politico,la politica deve essere sempre al suo servizio per aiutarlo a realizzarsi personalmente, socialmente ed interiormente.L'importanza di questo valore e' basilare.
Lo stato deve regolamentare i rapporti tra i suoi cittadini ma non deve mai intervenire direttamente laddove i cittadini, sia singolarmente, sia in gruppo, possono operare autonomamente.
Il più forte ha sempre il dovere d'aiutare chi è più debole sia economicamente, sia socialmente, sia moralmente. L'ente pubblico deve necessariamente intervenire solo in settori laddove ci sia una carenza d'intervento da parte dei cittadini.
Ogni politico è libero d'aderire alla religione o alla filosofia che più gli aggrada ma nell'agire politico egli risponde esclusivamente alla propria coscienza.
Ogni eletto deve rispondere delle proprie scelte politiche esclusivamente ai suoi elettori, mai ad un partito politico. Le scelte d'interesse locale devono essere prese in piena libertà dagli amministratori locali senza alcun altro condizionamento.

Il Partito,come lo vogliamo noi.
Con i cambiambiamenti avvenuti nelle ultime stagioni, gloriose organizzazioni partitiche tradizionali sono fisiologicamente sparite, perché la loro funzione storica era terminata.
Purtroppo, un sistema partitico adeguato ai nuovi obiettivi stenta a decollare.Per dare risposte politiche adeguate in un'economia "online", le strutture partitiche devono essere ultraefficienti,
perché questa efficienza devono trasmetterla anche alle istituzioni. La burocrazia pubblica deve essere al servizio di cittadini ed imprese per aiutare a vivere e produrre meglio.
Oggi servono partiti ed istituzioni che rispondano agli elettori sul piano della produttività politica.
I vecchi partiti aggregavano su basi valoriali comuni. Un partito moderno deve aggregare, esclusivamente, sui programmi. Insomma, lo strumento partito serve per creare precisi programmi politici, farli approvare dagli aderenti, realizzarli se vince l'elezioni.
L'aggregazione sui valori deve avvenire non più in ambito partitico ma nella società civile attraverso naturali processi d'aggregazione in associazioni, sindacati, gruppi religiosi, imprese. Saranno gli aderenti a queste diverse forme d'aggregazione che modelleranno i programmi partitici attraverso il loro voto diretto. Partiti che non seguissero le indicazioni dei loro sostenitori sparirebbero rapidamente oppure non governerebbero mai. Per avere sistemi istituzionali efficienti è necessario entrare in questo ordine d'idee.
Oggi, chi vuol dar voce a determinati valori crei subito uno specifico partito,una specifica lista civica,un progetto politico insomma,poi domani sarà sufficiente aggregarsi, concorrere alla costruzione dei programmi politici ed esprimere propri candidati alle competizioni elettorali.
Bisogna sempre ricordare che i cittadini partecipano alla politica solo se verificano di poter migliorare la società sentendosi coinvolti nelle scelte.
Il Partito (così come lo vogliamo noi) fonda le sue radici sulla dignità della persona umana, sui principi di sussidiarietà, solidarietà, laicità della politica,pluralismo democratico. Pensiamo che ogni azione politica debba portare sempre concreti, nuovi, positivi miglioramenti nella vita dei cittadini. Un approccio politico diverso non è accettabile, ne socialmente, ne moralmente.
Nostro obiettivo principale è sviluppare ed elaborare idee nuove da proporre alla politica. Servono idee sempre nuove per migliorare concretamente la qualità della vita d'un quartiere, d'una provincia, d'un popolo. Le nuove idee servono perché le risorse economiche sono ogni giorno sempre piu' limitate. Ci vogliono idee innovative perché, se esistono ancora problemi sociali, significa che le strategie attuate ad oggi non sonostate sufficientemente efficaci nel risolverli. Rifiutiamo aprioristiche ed inutili contrapposizioni partitiche.Per aiutare le persone a risolvere i problemi bisogna andare sul concreto.Noi seguiamo la disciplina delle idee non quella del partito. Un'idea è buona in se stessa, se la sua realizzazione migliora la vita della gente. Ad un'idea si puo' solo controbattere con un'altra idea migliore.
QUESTO SIAMO O NON SIAMO NOI?
Giorgio

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