martedì 23 ottobre 2007

Progetto "CANTU' PARTECIPATA"

A dimostrazione che anche in Italia,nei limiti imposti dalla legge,qualcosa si muove pubblico in questo post il fulcro di un progetto che io ho denominato “Cantù Partecipata”,in caso di risultato positivo alle scorse elezioni amministrative il mio candidato sindaco (Claudio Bizzozero,sostenuto dalla Coalizione Civica Lavori in Corso) ne avrebbe,a sua discrezione,potuto fare uso insieme alla sua Giunta.Il valore di questo progetto non sta sicuramente nel fatto che lo abbia costruito io,ma nel concreto riscontro di essere basato sulle esperienze pluriennali di alcuni comuni italiani quali: Ivrea,Pieve Emanuele,Grottamare.Esso e' la dimostrazione che il popolo puo',se vuole,essere partecipe alle decisioni istituzionali.Il malloppo è purtroppo piuttosto sostanzioso,abbiate pazienza nel leggerlo,magari in più “puntate”.Un saluto a tutti,Giorgio.

Affrontiamo la riflessione e la costruzione di un modello di partecipazione che possa
dare permanenza al ruolo della democrazia diretta nella vita politica ed amministrativa locale.
La scelta è quella di perseguire la partecipazione come elemento fondante di una ricerca di rifondazione della democrazia reale.
Potremmo a questo pro evidenziare quattro nodi profondi della questione, espressi nella forma dell'esigenza di quattro superamenti, quattro “oltre”: “oltre la deliberazione democratica”; “oltre la tolleranza”; “oltre la sostenibilità”, “oltre l'efficienza”.
Soprattutto, io trasformerei questi “oltre” in un'assoluta necessità di critica evolutiva: dove il termine “critica” vuole indicare un'indagine sistematica, ed il termine “evolutiva” rinvia all'esigenza di andare alla ricerca continua dello sviluppo e del costante miglioramento.
Schematicamente, la critica della deliberazione democratica ci conduce al concetto di democrazia come processo che deve costantemente, permanentemente rinnovarsi e crescere, che non può essere una formula algebrica riducendosi ad un insieme di meccanismi di deliberazione o partecipazione, non sarebbe più (in formula piena) democrazia.
Il concetto di sostenibilità dovrebbe essere ricondotto al suo fondamentodi responsabilità: responsabilità nei confronti delle generazioni presenti e future. “Farsi carico” in senso radicale della responsabilità che deriva dalle proprie decisioni.
Si tratta di un concetto di sostenibilità che non si lascia addomesticare in una visione dolcificata di un generico “sviluppo sostenibile” o della sostenibilità che troviamo citata a decorare norme,progetti, iniziative di tutt'altro segno. Un concetto di sostenibilità che non permette di rimuovere la dimensione del conflitto.
La funzionalità acquisita nel tempo dalle amministrazioni, che, seppure non può essere accantonata nei processi decisionali che coinvolgono le stesse amministrazioni pubbliche, deve essere subordinato alla dimensione dell'efficacia.L’efficacia ha a che fare con i fini e non con i risultati: in questo senso la necessità di“efficacia” dei processi partecipativi è elemento determinante.
Il cammino che si intraprende per questa via è un cammino pericoloso, che ci espone costantemente al rischio di un uso distorto della partecipazione, anche al di là delle buone intenzioni che magari animano chi la promuove.
La partecipazione può ridursi facilmente a strumento di ricerca di consenso e di riduzione o rimozione del conflitto, in totale contraddizione con i fini di questa ricerca di democrazia reale; una ricerca costante che richiede di costruire la partecipazione come trasformazione, sia dei partecipanti che delle istituzioni e dei tecnici.
In questa dimensione, la pratica della partecipazione non può mai lasciarci soddisfatti, non permette di celebrarne con leggerezza i successi, pena il rischio di farne un “monumento”, quasi un atto autodiscolpa quotidiano che non richiede il minimo sacrificio”. Solo una costante tensione alla crescita ed il rinnovamento dei processi ci allontanano dal rischio di fossilizzazione del progetto partecipativo.
Nel mio girovagare attraverso le esperienze partecipative di vari comuni italiani mi accorgo che le pratiche partecipative non sempre riescono ad essere abbastanza inclusive (nei confronti della maggioranza degli abitanti e, in particolare, dei soggetti piu’ deboli) e solitamente riescono solo marginalmente a scalfire la nostra responsabilità collettiva nei confronti del modello di sviluppo,pensare che solo questa costante trazione fa dei processi partecipativi un fattore positivo di trasformazione.
Un altro rischio, complementare, deriva dall'”istituzionalizzazione” e dalla “strutturazione” dei processi di partecipazione e dall'introduzione in questi processi di meccanismi di deliberazione: il rischio di una malintesa e distorta rappresentanza. Non possiamo aggirare la constatazione che a tutti questi processi partecipa una minoranza dei soggetti che avrebbero titolo di esprimersi e che questa minoranza è in qualche modo selezionata anche dalle caratteristiche dei processi che proponiamo, venendo a costituire, nei fatti, una élite. L'introduzione di meccanismi di conteggio di maggioranze, di deliberazione, credo debba essere sempre affrontata con estrema cautela, privilegiando processi che mantengano nella misura più ampia possibile la ricchezza degli esiti.
In conclusione, credo che la misura della qualità della partecipazione ruoti attorno a due chiavi fondamentali: l'efficacia e la permanenza.
L'efficacia ci costringe a recuperare una misurabilità del rapporto tra il nostro impegno ed i fini, che non si sovrappongono con gli obiettivi proposti ad ogni singolo processo: è fondamentale che la partecipazione, non solo sia efficace, ma sia anche correttamente percepita come efficace.
I fini non possono che essere quelli di “fare società” e di porre la questione di affrontare, insieme a chi partecipa, la dimensione della sostenibilità e, quindi, della responsabilità.Nella nostra “visione” della vita,spesso purtroppo, è congenita un’estensione minima di responsabilità che ci accompagna nostro malgrado in una “zona grigia” nei confronti del modello di sviluppo.La sostenibilità di cui parliamo significa “ farsi coinvolgere da una felicità o da una disgrazia rappresentata solamente per le generazioni future” o meglio ancora da una felicità o da una disgrazia rappresentate solamente per un'umanità a noi lontana. Porsi in questa dimensione di responsabilità vuol dire porre in questione il modello di sviluppo,ed in situazioni di ricchezza economica e di comodita’ acquisite questo percorso trova forte atrito.
Per permanenza va intesa l'esigenza che i processi di partecipazione “producano” democrazia.
In incontri sul tema della partecipazione,di cui ho letto, le esperienze
proposte ricadono quasi sempre in due classi: spesso vi sono comitati, movimenti che chiedono ascolto e partecipazione ad istituzioni che non rispondono, oppure vi sono istituzioni che propongono occasioni di partecipazione dall’alto... credo che la ricerca dell'incontro tra queste due spinte sia il nodo decisivo.
La partecipazione deve perseguire la continuità e la permanenza, diventando un elemento costituente della società e della politica, facendo in modo che la società continui a richiedere partecipazione e sia in grado di produrre una propria rappresentanza che mantenga questa priorità anche nella vita delle istituzioni riuscendo ad innescare il circolo virtuoso dell'azione colleggiare.

Organizzazione dei processi partecipativi
Specifichiamo la seguente definizione del contesto e della strategia in merito alla democrazia partecipativa.
• La promozione delle forme di democrazia partecipativa costituisce una priorità fondamentale per ricostruire un rapporto tra istituzioni e società, per ricostituire uno spazio pubblico di decisione sui destini del nostro territorio, costruendo così una nuova cittadinanza.
• La “partecipazione” deve essere intesa come processo di arricchimento e di crescita reciproca, che deve quindi ricercare costantemente nuove vie di inclusione e di allargamento, dando voce a tutti gli abitanti, evitando con attenzione il rischio di volersi delineare come forma malintesa di rappresentanza. In questo contesto si potrebbe definire un modello di sviluppo del processi di democrazia partecipativa che veda il superamento del modello delle commissioni consultive proiettandoci verso un modello più aperto, ispirato ad meccanismo simile a quello dei forum.

Criteri di riferimento
Ad integrazione della “definizione del contesto e della strategia” sopra riportata, si individuano i seguenti criteri, come linee guida nello sviluppo e nell'attuazione della proposta di modello:
• La partecipazione rappresenta un modello di coinvolgimento, codecisione nelle scelte che il legislatore toglie alla partecipazione stessa,obbligo di esecuzione da parte dell’istituzione pubblica delle scelte partecipative ammesse , crescita della cittadinanza consapevole ed arricchimento. Non deve essere confusa con meccanismi di consultazione, informazione, mediazione di rappresentanza, risonanza di decisioni già assunte.
• Il ruolo della partecipazione deve essere progressivamente esteso e deve riguardare tendenzialmente ogni settore di attività, evitando il rischio di limitarsi a singole aree di
intervento.
• I meccanismi di partecipazione devono essere improntati al perseguimento dell'obiettivo della permanenza e della crescita qualitativa e quantitativa del livello di partecipazione.
• Gli elementi fondamentali da perseguire sono quelli della continuità della partecipazione, dell'organizzazione dei processi, del riconoscimento degli obiettivi e delle azioni,
dell'uguaglianza degli abitanti.
• Elemento determinante per il successo della partecipazione è la capacità di ottenere ed essere in grado di verificare l'efficienza e l'efficacia dei processi.
• L'organizzazione dei processi partecipativi non può che essere in certa misura sperimentale e quindi prevedere la possibilità di una revisione ed aggiornamento dell'organizzazione sulla base
dell'esperienza nei processi stessi.

Modello di organizzazione
Si individua un modello articolato in luoghi, momenti e soggetti della partecipazione come segue:
1. Il Cantiere permanente della partecipazione
Il Cantiere permanente è, appunto, il luogo deputato alla permanenza, continuità, organizzazione e visibilità dei processi di partecipazione: si articola in:
• la bacheca della partecipazione: luogo fisico (bacheca/bacheche sul territorio nonche' informazione gestita tramite invii postali) e virtuale (sito web collegato al progetto in spazio permanente sull'informatore comunale) dove siano costantemente visibili lo stato, i risultati e la programmazione dei processi di partecipazione in corso o completati, nonché il quadro generale di riferimento.
• l'ufficio partecipazione responsabile dell'organizzazione(comprensivo di sportello/i della partecipazione sito/i in sede/i comunale/i), gestione e comunicazione dei processi e dei loro risultati.
• il forum permanente della partecipazione, anch'esso fisico e virtuale: fisico, basato su momenti di lavoro “aperti” dell'ufficio partecipazione (assemblee di quartiere,tavoli di partecipazione,contributo delle associazioni,PGT Partecipato,box delle idee ecc.), con cadenza nota e fitta, cui sono invitati a prendere parte tutti coloro che vogliano proporre, informarsi, verificare o contribuire ai processi di partecipazione; virtuale, basato sulla piattaforma costituenda tramite il progetto web già citato.
2. Il Forum civico
Evento di partecipazione con frequenza relativamente bassa (di norma due volte l'anno) e durata definita (indicativamente una – massimo due settimane), con un'elevata visibilità pubblica, articolato in una serie di momenti di partecipazione sui temi generali della vita, della società e del territorio.
3. La Consulta delle associazioni
Luogo di incontro delle associazioni: essa viene attivata dall'amministrazione comunale, ma è largamente autonoma nella propria attività. Si riunisce in sessione plenaria e coinvolge i soggetti. 4 Finanziamento da parte del Ministero dell'innovazione scientifica,dell’Unione Europea o da parte di “borse di studio” elargite da fondazioni o concorsi sul tema partecipativo.
Altri compiti o obiettivi di interrogazione ed interazione con l'amministrazione sono auspicati, ma lasciati alla piena autodeterminazione di ciascuno,associazione o privato,consulta tematica, secondo le esigenze, le volontà e le potenzialità dei partecipanti.
L'amministrazione si estromette dal determinare i lavori, salvo che per la attivazione, ma è a disposizione di chiunque “partecipi”.

I Progetti del fare comune
Progetti partecipati – o meglio di collaborazione -con obiettivi specifici, definiti nel tempo e nel risultato, attivati dall'amministrazione o dagli esiti del forum civico o della consulta, nei quali diversi soggetti (abitanti, associazioni, soggetti economici, amministrazione) mettano in campo energie per il conseguimento del risultato. I progetti devono avere la caratteristica di amministrare direttamente risorse assegnate e di poter agire direttamente nel perseguimento di risultati visibili e misurabili, nei tempi e nell'entità.
I Progetti di visione condivisa
Progetti di partecipazione per la definizione di visioni e piani d'azione condivisi, a titolo meramente esemplificativo alcuni progetti attivabili: progetti ad “uso e gestione” per i giovani, progetti attivati da un PGT partecipato, progetti di qualità del vivere civile con associazioni, forme sperimentali di accesso da parte del cittadino alle attivita’ istituzionali (es.:consiglio comunale aperto).
Al termine di questo mio ragionamento,che spero possa trovare estimatori,io vedo la necessita' di un fine prioritario che vada al di la' della qualita',del margine di miglioramento, del coinvolgimento,della continuita' e della quantita' di un progetto partecipativo;questo fine deve essere la maturazione del cittadino,portandolo a capire l'importanza (per lui,non per l'istituzione) di tale progetto cercando di coinvongerlo con tutti i mezzi a disposizione ma rendendolo anche consapevole che se non "partecipa" non e' cittadino degno di nota.

A seguito di questa mia lunga esposizione metto a vostra disposizione il mio progetto
"Cantu' partecipata"
Il Comune di Cantu' si impegna attraverso il progetto "Cantu' Partecipata" a garantire la realizzazione di progetti partecipati, anche e soprattutto attraverso la individuazione di figure di collaborazione,
facilitazione e mediazione espressamente finalizzate a favorire il processo di condivisione delle scelte relative all’utilizzo ed alle finalità di quota o quote di bilancio.
Al fine di dare attuazione alle finalità progettuali si prevede la realizzazione di una serie di iniziative rivolte ai cittadini del territorio comunale caratterizzate da:
- Attività di incontro e confronto,
- Attività di ascolto e condivisione;
- Attività di riflessione, facilitazione e animazione;
- Attività di rendicontazione e pubblicazione dei dati raccolti;
- Attività di supporto e accompagnamento nella progettazione partecipata degli interventi;
- Attività di supporto agli uffici comunali nella gestione della comunicazione ai cittadini, in
conformità alle direttive dell’ufficio comunicazione;
- Attività di gestione tecnica news online su www.comune.cantu.co.it;
- Attività di gestione tecnica, programmazione e invio NEWSLETTER;
- Attività di gestione tecnica, programmazione e invio SMS;
- Attività di esaurimento richieste di iscrizione sito web e/o servizi web/sms
- Attività di manutenzione ordinaria web con verifica di stabilità e funzionamento;
- Attività di produzione inserti grafica web (BANNERS);
- Attività di implementazione, programmazione, promozione e pubblicazione nuovi servizi
interattivi (FORM);
- Attività di gestione EMAIL web@comune.cantu.co.it con esaurimento richieste;
- Attività di produzione grafica per la promozione delle iniziative locali organizzate o patrocinate
dall’Ente;
- Attività di produzione grafica per la realizzazione di un giornale di informazione comunale;
Finalita' del progetto
Il Progetto, intervento di partecipazione e cittadinanza attiva rivolto alla globalità della popolazione, e' un servizio di promozione culturale i cui fini sono:
- Promuovere le forme di cittadinanza attiva e responsabilizzazione civica favorendo uno sguardo autonomo e consapevole sul proprio territorio e sulle sue potenzialità
- Costruire spazi pubblici di confronto tra cittadini e tra cittadini ed amministrazione comunale
- Promuovere la conoscenza del funzionamento della macchina amministrativa, dell’uso delle risorse collettive e delle modalità di controllo e gestione della spesa pubblica comunale
- Supportare un processo partecipativo di definizione delle priorità d’intervento della spesa pubblica comunale
- Costruire nuove modalità di emersione e raccolta di bisogni e proposte attraverso l’ascolto, l’orientamento, l’informazione, la socializzazione e la coprogettazione del proprio territorio;
- Stimolare capacità e risorse creative, progettuali e relazionali dei singoli cittadini e dei quartieri - Promuovere l’integrazione ed il dialogo tra generazioni e lo spirito di solidarietà e tolleranza
- Sensibilizzare i giovani alle pratiche della cittadinanza attiva e della partecipazione promuovendo opportuni percorsi/attività
- Promuovere e attivare le risorse associative formali ed informali presenti nel territorio
- Sviluppare una collaborazione attiva con il mondo del volontariato, dell’associazionismo e con le altre agenzie educative quali la scuola;
- Incentivare l’autopromozione delle opportunità ricreative, culturali e di socializzazione sul territorio, la diffusione degli stili di vita sostenibili
- Promuovere l’integrazione dei momenti di incontro diretto con gli strumenti digitali di raccolta dati per favorire la partecipazione digitale della cittadinanza.
- Promuovere l’agenda delle iniziative locali e nazionali organizzate o patrocinate dall’Ente o a cui l’Ente stesso partecipa per favorire il coinvolgimento della cittadinanza.
- Promuovere l’immagine coordinata dell’Ente per rendere riconoscibili le comunicazioni inoltrate;

Spazi del progetto
I Centri Civici e Comunali sono le sedi principali delle attività oggetto del presente progetto. Nello specifico, è possibile attivare iniziative/attività, aventi carattere occasionale presso le seguenti sedi:
- Specifici ambiti territoriali del Comune di Cantu':
(quartieri di S.Paolo,S.Michele,S.Teodoro,Asnago,Cassina Amata,Fecchio,Mirabello,Vighizzolo)
- Edifici Scolastici
- Biblioteca Comunale
- Aree comunali (campi sportivi, aree verdi, ecc…) ed altre proprietà demaniali che si riterranno in seguito idonee alla realizzazione di iniziative pubbliche
Attivita' del progetto
- Attività di co-progettazione, pianificazione e coordinamento con i Settori Comunali coinvolti nell’attuazione dei processi partecipativi
- Attività di supporto e coordinamento dei servizi territoriali di comunicazione
- Attività di facilitazione alla discussione assembleare ed alla sintesi delle proposte dei cittadini
- Attività di coordinamento di tavoli di progettazione partecipata, elaborazione degli strumenti operativi per lo svolgimento delle attività (questionari, griglie di rilevazione, interviste)
- Attività di documentazione, copirighting e rendicontazione pubblica
- Attività di orientamento e informazione sui servizi e le opportunità del territorio
- Attività di sostegno all’associazionismo, formale ed informale nel percorso di autopromozione
- Attività di supporto al consolidamento delle reti di relazione sovracomunali e realizzazione di progetti sovracomunali intrapresi dal Comune di Cantu', legati ai temi della Democrazia partecipativa.
- Attività di progettazione e produzione grafica per campagne di comunicazione
- Progettazione, elaborazione e produzione grafica per esecuzione di stampa professionale;
- Progettazione ed elaborazione contenuti (testi, immagini, e altri formati digitali);
- Progettazione ed elaborazione piani di distribuzione sui canali tradizionali;
- Ottimizzazione degli standards con fornitori esterni per la stampa e la distribuzione dei materiali promozionali;
- Attività di gestione e manutenzione ordinaria dei servizi territoriali di comunicazione multimediali
- Gestione e manutenzione ordinaria architettura sito web;
- Attività di gestione tecnica e posizionamento news online sul sito comunale
- Programmazione e distribuzione multicanale contenuti (testi, immagini, e altri formati digitali) da www.comune.cantu.co.it;
- Gestione caselle web@comune.cantu.co.it e
- partecipazione@comune.cantu.co.it;
- Progettazione e produzione grafica web finalizzata alla promozione specifica di un’attività, evento, informazione;
- Progettazione di interventi di collegamento con le attività espressive, ludico-ricreative, culturali, sportive e musicali presenti nel territorio comunale
Attività di coprogettazione con l’Ente Locale di interventi di promozione della partecipazione cittadina al fine di accedere a finanziamenti regionali, nazionali ed europei
Grazie a tutti per la pazienza,Giorgio Bargna.