mercoledì 5 dicembre 2007

DALLE COMUNITA' LOCALI ALL'AUTOGOVERNO

Partiamo dalla citazione di un anarchico socialista (che farà la gioia del mio amico Cesare Nicolicchia) per poi passare ad una citazione di Carlo Cattaneo (nella foto),a certificare un federalismo meno estremo,ad arrivare poi alle mie conclusioni (in realtà oggi forse un pò forti,ma forse no) ,basate soprattutto sulla seconda in realtà,a dimostrare che in fondo il federalismo e le autonomie locali sono argomenti cari al pensiero di molte ideologie,forse perchè argomenti amati dall'uomo in se stesso.Nel post di oggi,come in altri,i più attenti osservatori della Partecipazione Popolare possono riconoscermi come un “quasi” discepolo,oltre che di G.Miglio,di Alberto Magnaghi.Come sempre un saluto a tutti,Giorgio.

"Federazioni fra piccole unità territoriali, come tra uomini uniti da lavori comuni nelle loro rispettive corporazioni, e federazioni tra città e gruppi di città costituiscono l’essenza stessa della vita e del pensiero in quest’epoca. Il periodo compreso fra il X e il XVI secolo della nostra era potrebbe dunque essere descritto come un immenso sforzo per stabilire l’aiuto e l’appoggio reciproco in vaste proporzioni, il principio di federazione e d’associazione essendo applicato in tutte le manifestazioni della vita umana ed in tutti i gradi possibili."
Piotr Alexeevic Kropotkin

Ne “Il diritto federale” di Carlo Cattaneo,tra l'altro, troviamo il seguente principio:
“Ogni popolo può avere molti interessi da trattare in comune con altri popoli; ma vi sono interessi che può trattare egli solo, perché egli solo li sente, perché egli solo li intende. E v’è inoltre in ogni popolo anche la coscienza del suo essere, anche la superbia del suo nome, anche la gelosia dell’avita sua terra. Di là il diritto federale, ossia il diritto dei popoli; il quale debbe avere il suo luogo, accanto al diritto della nazione, accanto al diritto dell’umanità”.

Da Democrazia Partecipativa ad autogoverno
In questo ragionamento troverei la nascita di un concetto che giustifica il luogo,quale simbolo di riconoscimento,appartenenza e giurisdizione.
Sulla base di questo ragionamento,potremmo asserire,con formula piena che,la Democrazia Partecipativa con la sua sistematica inclusività multidecisionale,tenda a far crescere la Comunità Locale dandole,oltretutto,la possibilità di riconoscersi nei valori locali e nella propria identità locale che sono fattori maturativi verso la strada che porta all' Autonomo Governo.
La forma di Autogoverno tenderà nel tempo a sottrarre alle Formule Globalizzatrici il loro dominio plagiante e distruttivo che tende alla distruzione dei popoli.Dunque,possiamo con certezza affermare che una democrazia basata su Autonome Comunità Locali e su Aree Territoriali Omogenee ,grazie anche all'utilizzo di approcci a carattere solidale,sociale ed ambientalista possa sviluppare un'intersecazione federale partorita dal basso,la quale fungerà da Azione Antibatterica contro il virus dell'Oligarchia Globalizzatrice.
Da qui parte uno sviluppo della Democrazia Diretta e Partecipativa che,partendo da strumento attivo della Rivalutazione Civica ,si trasforma in uno strumento di liberazione dall'Oppressione Oligarchica,e ci indirizza verso l'autodeterminazione civica,economica e sociale.
Per concretizzare lo sviluppo di questi passaggi,occorre sviluppare coerenza ed integrazione complementare nei seguenti livelli:
a)Ascolto e risalto del sapere e del volere della Cittadinanza.Irrigare i Pubblici Esercizi Istitutivi
con le voci dei Cittadini,darà alla Ammistrazione Locale orrizzonti e priorità di forma innovativa,affrontabili con una seria applicazione degli strumenti della Democrazia Partecipativa;ben strutturata e finanziata,continuativa nel percorso e nei tempi.
b)Riordino e nuova formulazione degli organi e delle strutture amministrative,in modo così di avvallare con giusto risalto e giusta legittimità i Processi Partecipativi.
c)Traduzione dei Tavoli Programmatici tradizionali in Tavoli Partecipativi,frequentati e alimentatida:Cittadini,Amministratori,Imprenditori,Volontariato,Sindacato,Parrocchie e quanto d'altro compone il nucleo della Comunità Locale.
Il germogliare del Sistema Partecipativo è destinato a sviluppare un radicale cambiamento nella Formula Politica:non si delega più,ma si contribuisce,si decide e ci si (di conseguenza) responsabilizza.Da qui la Storicità Civica della Democrazia Diretta e partecipata.
Un saluto a tutti,Giorgio.

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