sabato 25 gennaio 2014

Rivoltare il calzino

Scrivo spesso di quale situazione politico/economica viviamo e dei cambiamenti da concretizzare per modificare questo status insopportabile, per concretizzare però occorre l’apporto di, se non tutti, molti…della maggioranza dei Cittadini, di tutti gli onesti e volenterosi.
La maggior parte degli Italiani non si interessa alla politica, se non con le chiacchiere da bar.
E’ passata la convinzione che qualunque governo ci sia, la propria vita non cambierà poi di tanto, in altri casi nauseati dalla politica non si va più a votare oppure si vota per antica convinzione (ma come c…o si fa?) oppure si considera la politica uno sporco affare, per gente col pelo sullo stomaco.

Ecco, chi vuole conservare i propri privilegi ha raggiunto il proprio scopo!!
Gente, la politica decide le tassazioni e le spese comuni, quanti servizi sociali o quanti ospedali, quante scuole, quante strade gli enti di ogni livello devono erogare.
La politica scrive le voci di ogni bilancio, sia esso statale, regionale o provinciale.
Caro amico non solo devi interessarti di politica, possibilmente devi esserne parte attiva, ma non domani o dopo, devi farlo adesso, anzi sei già in ritardo perché in questi tempi dove l’economia cambia velocemente devi reagire rapidamente, difenderti, autogovernarti se vuoi salvaguardare il tuo benessere.
Tu (stante la situazione attuale) non sei un cittadino, sei solo un contribuente che spesso (quasi sempre!!) elegge rappresentanti che non conosci nemmeno, gente che affronta i tuoi problemi, il bene comune, solo attraverso tavole rotonde e grandi sparate sui giornali, poi tu continui ad ammazzarti di lavoro e loro vivono di rendita, senza preoccupazioni.
Tutto continua a scorrere qualche piano più su di quelli che tu frequenti, con modalità “astratte” e tu ti autoproclami suddito anziché Sovrano. E’ ora tu cambi questo tuo status in modo tale di vivere con dignità e fierezza.
Le situazioni di privilegio vanno sanate andando a favorire situazioni di normalità, correttezza e giustizia.

Il potere del popolo è imprescindibile, non deve essere discusso ne’ limitato,
esso prevale su ogni altra decisione precedente se cosi’ il popolo vuole.
Non parliamo di anarchia, ma qualunque legge o disposizione precedente, se
giudicata ingiusta o anti-democratica deve avere uno strumento diretto di abrogazione funzionante, non i “minchilli” di referendum all’italiana, ma i processi di tipo svizzero che possono inchiodare una legge in parlamento per anni.

Non per rivoltare il coltello sulla piaga, ma non vi siete nauseati di vedere sempre le stesse facce nelle cronache politiche?
Gente che gira da anni talmente felice e stupita di poter restare al proprio posto al punto che hanno cominciato a far eleggere figli e mogli qua e là, senza dimenticarsi di mantenere sempre in pista la loro gigantesca base elettorale tramite una generosa e minuziosa spartizione, con manuale Cencelli  alla mano, di ogni posto utile tra le categorie che abbiamo citato in occasioni precedenti.

Non crediate  sia facile ribaltare la situazione, non pensiate  di avere voce in capitolo all’interno di un partito, tutti i posti sono occupatissimi e difesi con ferocia.
Scrivendo di Democrazia dovrebbe passare un concetto: il popolo conferisce i
suo potere a dei rappresentanti eletti, perché lo rappresentino in Parlamento ed approvino le leggi in suo nome e nel suo interesse.

Nonostante che il “corporis dominantis” affermi il contrario il nostro sistema sostanzialmente ha ben poco, se non nulla, a che spartire con la democrazia, non abbiamo  nemmeno (andando ancora ad affondare il coltello di prima) la libertà di
votare per una persona di nostra scelta, i candidati li scelgono i partiti, punto e basta.
Ci presentano programmi elettorali “poco intuitivi”, poi ci propinano scelte che non piacciono alla gente, magari saltano fuori tra le righe nascoste delle discussioni parlamentari leggi e leggine ad hoc.

Credo che mai,  come in questi ultimi anni, sia chiaro che i Governi ci hanno imposto scelte irritanti, impopolari, disoneste o comunque contrarie al bene comune.
Credo sia chiaro ormai  che questa gente lavori contro  il popolo.

Lo ho già affermato, è ora di scendere in campo in politica, non per interesse privato, ma per quello comune.
Lo ho già affermato, non pensate di modificare il sistema dal suo interno, ad andarvi bene ne sareste inghiottiti…no, non seguite quel percorso, create invece liberi movimenti di pensiero, liste civiche e impegnatevi ,come primo necessario passaggio, per le vostre comunità.
MA FATELO PRESTO, SUBITO!!!

Giorgio Bargna

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