Scrivo
spesso di quale situazione politico/economica viviamo e dei cambiamenti da
concretizzare per modificare questo status insopportabile, per concretizzare
però occorre l’apporto di, se non tutti, molti…della maggioranza dei Cittadini,
di tutti gli onesti e volenterosi.
La
maggior parte degli Italiani non si interessa alla politica, se non con le
chiacchiere da bar.
E’
passata la convinzione che qualunque governo ci sia, la propria vita non
cambierà poi di tanto, in altri casi nauseati dalla politica non si va più a
votare oppure si vota per antica convinzione (ma come c…o si fa?) oppure si
considera la politica uno sporco affare, per gente col pelo sullo stomaco.
Ecco,
chi vuole conservare i propri privilegi ha raggiunto il proprio scopo!!
Gente,
la politica decide le tassazioni e le spese comuni, quanti servizi sociali o quanti
ospedali, quante scuole, quante strade gli enti di ogni livello devono erogare.
La
politica scrive le voci di ogni bilancio, sia esso statale, regionale o
provinciale.
Caro
amico non solo devi interessarti di politica, possibilmente devi esserne parte
attiva, ma non domani o dopo, devi farlo adesso, anzi sei già in ritardo perché
in questi tempi dove l’economia cambia velocemente devi reagire rapidamente,
difenderti, autogovernarti se vuoi salvaguardare il tuo benessere.
Tu (stante
la situazione attuale) non sei un cittadino, sei solo un contribuente che
spesso (quasi sempre!!) elegge rappresentanti che non conosci nemmeno, gente
che affronta i tuoi problemi, il bene comune, solo attraverso tavole rotonde e
grandi sparate sui giornali, poi tu continui ad ammazzarti di lavoro e loro
vivono di rendita, senza preoccupazioni.
Tutto
continua a scorrere qualche piano più su di quelli che tu frequenti, con
modalità “astratte” e tu ti autoproclami suddito anziché Sovrano. E’ ora tu
cambi questo tuo status in modo tale di vivere con dignità e fierezza.
Le
situazioni di
privilegio vanno sanate andando a favorire situazioni di normalità, correttezza
e giustizia.
Il potere del popolo è imprescindibile, non
deve essere discusso ne’ limitato,
esso prevale su ogni altra decisione
precedente se cosi’ il popolo vuole.
Non parliamo di anarchia, ma qualunque legge o
disposizione precedente, se
giudicata ingiusta o anti-democratica deve
avere uno strumento diretto di abrogazione funzionante, non i “minchilli” di
referendum all’italiana, ma i processi di tipo svizzero che possono inchiodare
una legge in parlamento per anni.
Non per
rivoltare il coltello sulla piaga, ma non vi siete nauseati di vedere sempre le
stesse facce nelle cronache politiche?
Gente che
gira da anni talmente felice e stupita di poter restare al proprio posto al
punto che hanno cominciato a far eleggere figli e mogli qua e là, senza
dimenticarsi di mantenere sempre in pista la loro gigantesca base elettorale
tramite una generosa e minuziosa spartizione, con manuale Cencelli alla mano, di ogni posto utile tra le
categorie che abbiamo citato in
occasioni precedenti.
Non
crediate sia facile ribaltare la
situazione, non pensiate di avere voce
in capitolo all’interno di un partito, tutti i posti
sono occupatissimi e difesi con ferocia.
Scrivendo di
Democrazia dovrebbe passare un concetto: il popolo conferisce i
suo potere a
dei rappresentanti eletti, perché lo rappresentino in Parlamento ed approvino
le leggi in suo nome e nel suo interesse.
Nonostante che
il “corporis dominantis” affermi il contrario il nostro sistema sostanzialmente
ha ben poco, se non nulla, a che spartire con la democrazia, non abbiamo nemmeno (andando ancora ad affondare il
coltello di prima) la libertà di
votare per
una persona di nostra scelta, i candidati li scelgono i partiti, punto e basta.
Ci presentano
programmi elettorali “poco intuitivi”, poi ci propinano scelte che non
piacciono alla gente, magari saltano fuori tra le righe nascoste delle
discussioni parlamentari leggi e leggine ad hoc.
Credo che
mai, come in questi ultimi anni, sia
chiaro che i Governi ci hanno imposto scelte irritanti, impopolari, disoneste o
comunque contrarie al bene comune.
Credo sia
chiaro ormai che questa gente lavori
contro il popolo.
Lo ho già
affermato, è ora di scendere in campo in politica, non per interesse privato,
ma per quello comune.
Lo ho già
affermato, non pensate di modificare il sistema dal suo interno, ad andarvi
bene ne sareste inghiottiti…no, non seguite quel percorso, create invece liberi
movimenti di pensiero, liste civiche e impegnatevi ,come primo necessario
passaggio, per le vostre comunità.
MA FATELO
PRESTO, SUBITO!!!
Giorgio Bargna
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