Quanto
andremo ad illustrare è un’azione politica già messa in opera nell’aprile del
2008, i tempi allora però non erano ancora maturi; l’atrito delle istituzioni
rallentò molto la procedura e la mozione venne bocciata persino dalla locale
Lega Nord. Oggi la gente è molto più conscia delle difficoltà di ogni giorno e
la delibera passerà, ci sono i numeri, sicuramente al Consiglio Comunale.
Ora,
il 16 Ottobre 2014, il Sindaco di Cantù Claudio Bizzozero (sostenuto dalla
“Coalizione Civica Lavori in Corso” e dalla lista civica “Cantù Rugiada”) ha
protocollato una delibera che porterà all’inizio dell’iter atto alla nascita di
una nuova Regione a Statuto Speciale. Le Province interessate sono Como, Lecco e Sondrio. Nei Territori interessati vivono ad oggi
circa 1.122.000 persone, un numero sufficiente, sulle basi della Costituzione, per
costituire una nuova regione.
L'art.132 della Costituzione prevede
che la richiesta di nuova costituzione debba essere deliberata da tanti
consigli comunali che rappresentino almeno 1/3 della popolazione interessata (e
dunque che rappresentino almeno 374.000 abitanti).
I primi 40.000 saranno garantiti da Cantù, il resto dovrà venire di seguito grazie all’azione dei molti consiglieri comunali e sindaci davvero civici e davvero liberi dalle gabbie di partito, che in questo momento, governano molti nostri Comuni.
I primi 40.000 saranno garantiti da Cantù, il resto dovrà venire di seguito grazie all’azione dei molti consiglieri comunali e sindaci davvero civici e davvero liberi dalle gabbie di partito, che in questo momento, governano molti nostri Comuni.
Siamo ormai esausti del
chiacchiericcio partitocratico, non c’è più nulla da ascoltare, non c'è più
alcuno spazio per i soliti giochini partititici. Come dice Claudio Bizzozero “Da oggi si gioca a carte scoperte in modo che tutti possano
vedere e giudicare chi fa sul serio e chi no”.
Non siamo partiti allo sbaraglio,
da tempo stiamo tessendo una rete con Movimenti e Sindaci del Territorio, che
deve comunque sempre più alimentarsi, dalla diffusione di questa delibera in
tanti Consigli Comunali e da far rete sul territorio anche per la gestione
delle risorse i prodromi di un Federalismo che nasce dal basso sulla spinta dei
Municipi.
Un Federalismo che si fonda sul
localismo, sull’autonomia, sulla responsabilità e sulla partecipazione
popolare; un Federalismo che si fonda sul Municipio e che vuole arrivare lontano.
Giorgio Bargna
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