giovedì 30 gennaio 2014

Chi si etranea....

B 52's by Love shack on Grooveshark
Mi capita raramente di ascoltare e leggere notizie di attualità, talmente sono scazzato dall’andazzo generale di questo mondo. Ieri ero in auto (viaggiando per motivi familiari) e dopo anni che non lo facevo mi sono ascoltato una parte de “La Zanzara” (e me ne sono pentito), tra le varie notizie quella relativa ad un azienda (in questo caso straniera, ma ci sono miriadi di casi nostrani) che parla di riduzioni di salario e/o licenziamenti e/o trasferimenti all’estero.
Da anni chiedo ai cittadini di impegnarsi politicamente in modo personale, ed è importante, ma credo che il cittadino “semplice” se fosse coadiuvato da qualche cittadino “qualificato” avrebbe vita più semplice, che questa nazione sarebbe più facilmente migliorabile con la spinta di tutti.
Molte aziende colpiscono economicamente i propri dipendenti oppure “chiudono” e si trasferiscono all’estero, la motivazione spesso, quasi sempre, è legata alle troppe tasse ed alla burocrazia.
Se facciamo qualche ragionamento sui casi in merito mi viene da pensare che i cittadini “qualificati” non siano propriamente da considerare cittadini, a loro, prima che a tutti, dovrebbe venire chiaro che le tasse che pagano servono a tenere in piedi una macchina che trasporta troppi passeggeri e che emana regolamenti farraginosi ed impossibili emessi essenzialmente per arricchirsi e creare sudditi.
Il fatto che questi cittadini “qualificati” se la quaglino all’estero o impoveriscano i propri dipendenti fa si che essi siano semplicemente personaggi in cerca di guadagno, fa si che non possano essere considerati cittadini, fa si che siano nemici del popolo … agendo senza lottare per una nazione migliore innanzitutto si dimostrano qualcosa che non voglio (non posso) descrivere, poi remano contro il bene comune sottraendo lavoro e futuro ai propri connazionali.
Un motivo in più cittadini “semplici” per mettersi tutti in moto assieme per cercare di annullare questo sistema.
Va detto in realtà, che soprattutto tra le piccole e medie aziende, negli ultimi tempi qualcosa si muove, segno che qualcuno, oltre che alle proprie tasche, pensa anche ad una nazione migliorabile tramite azioni interne, c’è da augurarsi che questa sinergia si sviluppi alacremente nel grazie all’impegno si dei cittadini, ma anche delle aziende in toto, questa nazione ha le capacità di produrre e sostenersi alla grande, occorre solo crederci e farlo, alla lunga ci guadagnano i portafogli di entrambe le categorie.

Giorgio Bargna

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