sabato 29 dicembre 2007

DODICI NUMERI,DIVERSI TRA LORO,FORMANO UNA DOZZINA

Posso essere considerato una persona dall'animo democratico se affermo di concepire la mia Nazione, l'Italia, ed il mio sogno, gli Stati Uniti d'Europa, come un “missaggio” di culture, di popoli e di territori indipendenti nella loro forma ma confederati e solidali tra loro?

Sogno l'Europa dei Popoli perchè io Cittadino rivendico un potere vicino, che lo Stato-nazione non è più in grado di offrirmi, perché posto in crisi dall'implosione di cui è vittima, a causa del vortice oligarchico che ormai lo immobilizza, anche sul fronte del servizio al Cittadino .

Lo Stato-Nazione, che è nato e si è sviluppato in Europa in seguito agli accadimenti storici del xx secolo è in crisi, non riesce più a risolvere i problemi immediati dei Cittadini. A questo punto avvicinare il potere ai Cittadini diventa un processo democratico necessario,..lo stato-nazione tradizionale non vuole, e non lo può più ,cedere potere, tanto verso l’alto come verso il basso. Non dobbiamo aspirare ad un’Europa di piccoli stati, ma ad un’Europa dei Popoli, delle Città e dei Territori.

Io sogno Territori Auonomi federati nell'Europa sopra citata, che paghino quote per ciò ciò che gli corrisponde, anzi qualcosa in più, perché la solidarietà è importante. Però pagarlo agli Stati Uniti d'Europa, di queso tipo d'Europa, non ad uno Stato-nazione.

Concludo con una frase molto famosa tradotta nella Lingua parlata, con diverse varianti locali tutte però dello stesso ceppo, nella Lombardia occidentale, frase che dona significato alla vita di tutti:

“Tucc i òmen nàssen liber e tucc istess per dignitaa e diritt. Gh'hann giudizi e coscienza e gh'hann de tratass comè fradej.”

“Tutti gli uomini nascono liberi,con la stessa dignità e gli stessi diritti.Sono forniti di cervello e coscienza e hanno l'obbligo di trattarsi come fratelli.”

Alla prossima Giorgio.

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