venerdì 10 agosto 2012

Dialetto lombardo occidentale

Parlando di Insubria, del suo motivo di essere considerata, non una boutade ma, qualcosa di concreto, non ci si può esimere dall'illustrare quello che il suo collante più concreto: la lingua.

Il dialetto lombardo occidentale o insubre è un dialetto gallo-italico della lingua lombarda, la quale è riconosciuta come "lingua minoritaria" europea dal 1981 (Rapporto 4745 del Consiglio d'Europa) e inoltre censita dall'UNESCO (Red book on endangered languages) tra quelle meritevoli di tutela.
Il lombardo occidentale è parlato nel territorio dell'Insubria, ovvero in provincia di Milano, di Monza, di Lodi, di Pavia, di Como, di Varese, di Lecco, di Verbania, di Novara, nel Canton Ticino e in alcune valli del Canton Grigioni, oltre che in piccole sezioni della provincia di Cremona (non il distretto cremasco) e della provincia di Vercelli (la Valsesia).
Sono presenti parecchie varianti locali, l'insubre, infatti, raggruppa le varietà-aree-sezioni chiamate da molti studiosi lombardo alpino (province di Sondrio e di Verbania, Sopraceneri del Canton Ticino, Grigioni), lombardo-prealpino occidentale (province di Como, Varese e Lecco), basso-lombardo occidentale (Pavia e Lodi), macromilanese (province di Milano, Monza e Novara), tenendo però presente che il lombardo alpino è piuttosto una varietà intermedia tra Insubre e Orobico. Lo studioso Clemente Merlo definisce l'Insubre come cisabduano.
Fa notare inoltre Andrea Rognoni in Grammatica dei dialetti della Lombardia:
« Una differenza sostanziale tra la Lombardia occidentale e la Lombardia  orientale è data anche dal fatto che mentre a oriente non è riuscito ad  agire linguisticamente un polo accentratore, a occidente lo sviluppo e la fortuna letteraria di Milano hanno contaminato moltissimo, condizionando dall'esterno sia le parlate appartenenti alla varietà lombardo-prealpina, sia quelle appartenenti alla varietà basso-lombarda, specie all'interno dell'entità idrogeografica posta tra il fiume Ticino e il fiume Adda,chiamata tradizionalmente Insubria, e soprattutto tra i poli urbani di Varese, Como e la bassa milanese. Un'influenza, seppur blanda, del milanese si è fatta sentire, a est dell'Adda, solo nella zona di Treviglio  e dell'Isola (Bassa Bergamasca), nonché nel cremasco e nel cremonese più occidentali. » 
Le varianti principali del Lombardo Occidentale, secondo la suddivisione tradizionale, sono le seguenti: milanese o meneghino, dialetto bustocco, dialetto legnanese, brianzolo, canzese ,canturino, monzese, comasco-lecchese, comasco,laghée, lecchese,vallassinese,ticinese, ossolano, valtellinese-chiavennasco,valtellinese, chiavennasco,varesino o bosino,lodigiano, novarese, maggiorese, cremonese.

Stringiamo un po’ il campo sul dialetto brianzolo.
Sotto il nome di dialetto brianzolo si raggruppano diverse varianti dialettali del dialetto lombardo occidentale parlati nella Brianza, differenziati dagli influssi, più o meno ampi, e dai prestiti linguistici di aree vicine.
Quindi il dialetto attuale risente, secondo le zone, di influssi del lecchese,del comasco,del monzese, del milanese e financo del varesotto e ticinese. Per tale motivo spesso si assiste ad una base linguistica comune con innesti ed influenze, più o meno forti, secondo le zone.
Nel periodo romano, il latino è stato deformato dal sostrato celtico, in quanto gli abitanti della zona erano insubri lambrani romanizzati. Nel medioevo ha ricevuto influsso dalle lingue circostanti (superstrato: longobardo, arabo, lingue germaniche, celtiche). Poi le dominazioni spagnola, francese e austriaca hanno lasciato notevoli tracce nella lingua. Il francese ha contaminato specialmente il milanese, per la maggiore apertura cittadina, il quale ha a sua volta influenzato i dialetti circostanti. A partire dalla fine dell'Ottocento, tutte le lingue d'Italia hanno ricevuto un piccolo influsso da parte della lingua italiana, a causa della crescente diglossia (compresenza di italiano e lingua locale), causando, nelle generazioni più giovani, delle perdite del lessico originario.
« Il parlar di Brianza è un suddialetto del Milanese, ed ha communi con quest'ultimo idioma le regole grammaticali considerate nella loro generalità, come anco buona porzione delle voci isolate. Molte però tra queste ultime, e in gran parte anco la pronuncia, differiscono essenzialmente dal milanese idioma »(Francesco Cherubini, Vocabolario milanese-italiano, Vol. 5)
Il dialetto brianzolo, presenta distinzioni (determinate anche dagli influssi comaschi, ticinesi, lecchesi, varesotti, monzesi e milanesi): nell'Alta Brianza attualmente appartenente al territorio amministrativo della provincia di Lecco e suddivisibile nelle zone del meratese, del casatese e dell'oggionense nella Brianza attualmente appartenente al territorio amministrativo della provincia di Como e suddivisibile nelle zone del canturino (Bassa Brianza comasca) e nelle zone dell'Erbese e del Canzese, nell' Alta Brianza comasca. nella Bassa Brianza ex milanese attualmente appartenente al territorio amministrativo della provincia di Monza e della Brianza e suddivisibile nelle zone della Bassa Brianza occidentale, della Bassa Brianza centrale nord, della Bassa Brianza centrale sud e della Bassa Brianza orientale
In alcune aree come Monza e il monzese storico (Villasanta, Brugherio, Cologno Monzese, Sesto San Giovanni, Vimodrone), la Vallassina, la zona che da Casnate con Bernate arriva alle sorgenti del Seveso, la zona che si trova a nord del Naviglio Martesana ed è lambita dal canale Villoresi (Carugate, Cassano d'Adda, Gessate, Inzago, Masate, Pessano con Bornago,Vignate) e la zona del trezzese (Basiano, Cambiago, Grezzago, Pozzo d'Adda, Trezzano Rosa, Trezzo, Vaprio d'Adda), si parlano dialetti decisamente simili al Brianzolo in senso stretto, pur avendo differenze autoctone o influenze mutuate da aree vicine e più o meno accentuate secondo le zone. Il brianzolo parlato nella bassa Brianza ex milanese e nei comuni brianzoli rimasti in Provincia di Milano è affine ma si distingue dal dialetto milanese, così come il brianzolo parlato nella Brianza appartenente alle province di Lecco o Como si distingue da quello più proprio della Provincia di Lecco, (Dialetto lecchese), o della Provincia di Como, (Dialetto comasco). Da segnalare come nell’isola bergamasca, in Provincia di Bergamo, nei comuni che si affacciano sull’Adda e dove si parla il dialetto bergamasco, si hanno influssi derivanti dal dialetto brianzolo.

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