Mi recherò in un altra zona di Milano ad allestire lo stand dell'azienda per cui lavoro al Salone del Mobile.
E' un attività perenne per me che da oltre 45 anni lavoro nel campo del mobile, ancora oggi che sono un pensionato, non riesco a staccarmi da un grave difetto, l'amore per il lavoro.
Ma non siamo qui a parlare di me ma del Salone del Mobile di Milano, simbolo della laboriosità, dell'ingegno, della forza sia dei Brianzoli che dei Lombardi che dei Settentrionali in genere; sebbene al Salone sia presente anche il resto d'Italia e qualche straniero la forza trainante di questo evento sono le aziende del Nord.
Il Salone del Mobile di Milano è ormai tradizione, è ormai un simbolo, anche se negli anni ha vissuto diverse forme e sfaccettature, comprese date e location.
Per questo dono dobbiamo ringraziare il Cosmit (Comitato Organizzatore del Salone del Mobile Italiano) l'ente che ha ideato e organizzato il Salone Internazionale del Mobile di Milano.
Tra i più antichi comitati della realtà fieristica milanese, Cosmit è stato fondato nel 1960 per iniziativa di Tito Armellini e di un piccolo gruppo di mobilieri aderenti alla Federazione Italiana delle Industrie del legno e del sughero, poi FederlegnoArredo. Nel 1961 organizza il primo Salone del Mobile Italiano alla Fiera di Milano.
Nella foto che ho utilizzato ci sono tutti, i fondatori del Salone del Mobile: Michele Barovero, Alessandro Besana, Franco Cassina, Piero Dal Vera, Vittorio Dassi, Angelo De Baggis, Mario Dosi, Aldo Falcioni, Angelo Marelli, Silvano Montina, Mario Roncoroni, Vittorio Villa, Angelo Molteni.
Era il 1961. La delegazione Alta Italia della Federazione Italiana delle Industrie del Legno e del Sughero, diretta da Tito Armellini, aveva deciso di interpellare le 13 migliori aziende del mobile italiano. Perché? Semplice. Dopo il boom della ricostruzione, in Italia non si vendono più mobili, bisogna andare all’estero. Ma le aziende italiane sono ancora piccole, non ce la fanno da sole. Che fare? Unirsi per organizzare una fiera a Milano e richiamare così l’attenzione degli stranieri. Fare sistema, insomma. Il 24 settembre di quel lontano 1961, 50 anni fa, si inaugura la prima edizione del Salone nel Padiglioni 28 e 34 della vecchia Fiera Campionaria. In poco tempo il Salone del Mobile diventa punto di riferimento mondiale del settore Arredo. E strumento dell’industria, che trova così uno straordinario veicolo di promozione della sua produzione.
E' mio orgoglio personale che ci siano molti canturini tra questi nomi così come Cantù può vantarsi de "La Selettiva del Mobile".
Alla metà degli anni Cinquanta del secolo scorso, la necessità di rinnovare la produzione, ancora legata al gusto classico, spinse le autorità canturine a bandire un Concorso Internazionale rivolto ad architetti e designer di tutto il mondo.
Organizzata in stretta collaborazione con la Triennale di Milano, la manifestazione si svolse con cadenza biennale dal 1955 al 1975 e, almeno nelle sue prime edizioni, riscosse un indiscusso successo internazionale.
Ma molte sono state le iniziative legate al Salone del Mobile.
Ricordiamo tra le altre le due biennali dedicate a settori specifici del design: EuroCucina nel ’74 ed EuroLuce nel ’76, l'Eimu dedicata agli arredi per l’ufficio per arrivare, attraverso il Salone Satellite, al "Fuori Salone".
Questo evento garantito fino al 2032 è, oltre che un simbolo, il DNA del Nord che ama il lavoro e lo sviluppa in ogni settore e sicuramente il Nuovo Stato Federale che "Patto per il Nord" porterà alla nascita lo saprà cullare e sviluppare.
L'IDENTITA' DEL NORD E' RAPPRESENTATA DALLA LABORIOSITA' E DAL CORAGGIO, ORA IL VOSTRO CORAGGIO DEVE ESSERE SOSTENERE E ALIMENTARE "PATTO PER IL NORD", SOSTENERE ED ALIMENTARE UN NORD LIBERO E SOSTENIBILE.
Giorgio Bargna
Tessera 0624
Nessun commento:
Posta un commento