domenica 27 luglio 2014

Valori (4) La Giustizia


Si diceva che avremmo trattato anche di giustizia in questo percorso; lasciate in disparte le teorie filosofiche la giustizia è sicuramente uno strumento di difesa dei propri interessi, è un mezzo civile di tutela di una posizione, attuato attraverso gli strumenti messi a disposizione dal nostro ordinamento giuridico, volto ad evitare la vendetta personale privata e, pertanto, atto a tutelare l'incolumità dei soggetti coinvolti. E' l'elemento cardine di uno stato di diritto nel quale il benessere del cittadino ha una priorità assoluta, al di sopra di ogni altra istituzione.

La giustizia innanzitutto è un valore, quel valore che permette ad una società di sancire dei confini equi nel trattamento delle persone rispettando le libertà di ognuno a seconda dei casi. A seconda di alcune varianti, legate magari alle credenze religiose o ai principi comunitari ed alla storia del luogo, il senso di giustizia può variare tra società e società ma, in linea di massima, tende sempre a determinare una parificazione di diritti e doveri civili.

La giustizia poichè implica la considerazione di principi etici e di comportamento non va confusa con la legge che invece si rivolge solo al lato oggettivo degli eventi.

Spesso  però la praticità della realtà differenzia la teoria dalla concretezza e di conseguenza le esigenze cambiano e i processi evolutivi fanno sorgere nuovi interessi, fino a portare lacune e sistemi che non rispecchiano più la realtà.

La giustizia è infine sempre in stretto rapporto con la legge, i miglioramenti quindi non possono prescindere dalle iniziative legislative.

Una forma di giustizia sostenibile e concreta è l'obiettivo che ogni società civile deve sforzarsi di raggiungere ad ogni costo; odi, guerre, rivoluzioni e vendette nascono proprio dalla mancanza di giustizia o dalla sua insufficiente applicazione.

Quando si parla di giustizia però non va dimenticato di concentrarsi su una forma  particolare di giustizia, quella sociale. Il problema della giustizia sociale affligge il nostro mondo ed è alla base della sua grave crisi economica, giustizia sociale altro non significa che democrazia. Non a caso, nel proprio terzo articolo, la nostra Costituzione ammonisce alla rimozione di ogni ostacolo economico, sociale, culturale che si opponga ad un'effettiva uguaglianza dei cittadini. Quando non si concretizza l’uguaglianza siamo distanti anni luce dalla Democrazia. Tocca certamente alla politica dirigersi verso questi orizzonti,  una politica che non persegua questa direttiva si tramuta in semplice, ordinario, ignobile potere; il cambiamento, la giustizia, però non vanno delegati solo alla politica ed all’amministrazione tecnica, ad esse va affiancate necessariamente la corresponsabilità, il concorso e l'impegno di tutti.

Le ingiustizie, le crisi etiche subentrano  quando per troppo tempo si delega, non si sceglie o si lascia che siano gli altri a scegliere al posto nostro; la fuoriuscita da questi contesti richiede a tutti scelte, scelte coraggiose, che impegnano gravosamente il percorso della nostra vita.

Non vanno sottratti alla politica questi compiti, ma occorre però anche mettersi in gioco tutti, in prima persona, il cambiamento chiama in causa l'etica, cioè i comportamenti di ciascuno di noi.

(continua)

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