domenica 29 marzo 2020

Ricchi, ricchissimi, praticamente ...


Partiamo da un piccolo paragrafo di un mio post del 23 Marzo, tempi non sospetti, intitolato "Numeri e pensieri sul Covid e su come affrontarlo"; ecco l'estratto: "Ci troveremo presto davanti a un paese dove la stragrande maggioranza delle persone uscirà con pesanti ripercussioni psicologiche ed economiche. Un pericolo anche a livello di azioni criminali oltre che un pericolo alla sussistenza."

Partiamo nella riflessione odierna da due sostantivi: Italia e Europa.
Chi mi conosce sa che non ritengo che non esista una vera base storica e culturale che amalgami i popoli che costituiscono il Paese Italia e che considero la Comunità Europea attuale un potere economico. Ma economiche sono, anche e soprattutto, le sostanziali differenziazioni tra le varie regioni italiane e questo più, molto più, della cultura incide sulla vita degli italiani.

Abbiamo un Nord motore dell'economia europea, industrie, artigianato, servizi, sanità molto sviluppati; partite IVA e operai messi in regola.

Abbiamo zone del paese molto meno strutturate in questo, in alcune l'assistenzialismo dilaga e il lavoro nero è all'ordine del giorno.
Una cosa accomuna però tutto il Paese, la presenza radicata ovunque delle organizzazioni a sfondo mafioso, nella zona dove vivo io ad esempio è notoriamente radicata la 'ndrangeta.
Non sottovalutiamo questo fenomeno, pochi giorni fa abbiamo visto alcune prove tecniche di "ribellione" all'interno delle carceri.

Qui sotto parleremo degli interventi economici in tema di Coronavirus, attenzione, la fame fa reclutare adepti a chi incita il popolo a sovvertire l'ordine costituito.

Abbiamo capito, parlando di Europa, che poco porteremo a casa, a livello di denaro, da questa Istituzione, ce la dovremo cavare da soli e se anche dovessero erogare qualcosa pagheremo tassi altissimi all'Europa; a burocrati, tecnocrati e banchieri non interessa un emerito cazzo che la gente muoia di malattia o fame, salvo il rischio di rivoluzioni, che in genere però spengono nel sangue.

Il nostro Presidente del Consiglio sta promettendo da giorni interventi economici a favore di imprese e cittadini, lasciamo perdere le cifre, sicuramente basse per i liberi professionisti e per i piccoli imprenditori, non entriamo nei particolari, a me preoccupa altro.
Improvvisamente la maggior parte delle aziende italiane richiederanno la Cassa Integrazione.

La mia prima domanda è: INPS o qualsiasi alto ente saranno in grado di gestire questa ondata?

La seconda preoccupazione è questa. Ammesso e non concesso che la prima rata di Cassa Integrazione venga distribuita in tempi brevi, sarà così anche per la seconda?

Ho sentito affermare, se non erro era il presidente di ABI, che le banche potrebbero anticipare questi soldi, non ho capito però se poi chiederanno dei tassi di interesse agli operai o alle imprese. No perchè non dimenticatevi che non sono enti di beneficenza le Banche.

Ecco, davanti alle difficoltà di chi vive il Nord, zona dove la vita ha un costo più elevato, nel portare a casa uno stipendio regolarmente e davanti alla mancanza pressoché totale di ammortizzatori sociali al sud il rischio di ribellioni pilotate e spontanee è alto. Non ritengo un caso che con la scusa di vedere dove ci spostiamo per motivi si sanità i mostri telefoni verranno tracciati e che noi veniamo sempre più ristretti nei nostri movimenti.

Vedremo alle prime avvisaglie se il Governo avrà la mano dura oppure se troverà a seconda dei casi soluzioni assistenzialistiche personalizzate.

Chiudiamo con una piccola riflessione sui contagi e una su certi comportamenti sciatti.

I contagi secondo il Sindaco Gori a Bergamo sarebbero almeno un percentuale del 25%, io non sono uno scienziato ma ritengo che avendo circolato molto liberamente per un mese e mezzo la popolazione non siamo lontani dal 70% al nord, ovviamente sotto varie forme di manifestazione del virus. Da capire è se la massima manifestazione sul nostro fisico l'abbiamo già tutti sviluppata.
Ultimo pensiero, mi fanno molto incazzare le richieste tramite i sottotitoli TV di donazioni ai telespettatori e certi politici che stanno facendo campagna elettorale in questi frangenti, in pubblico non è politicamente corretto esplicitare ciò che gli auguro.

Grazie per l'attenzione, Giorgio Bargna


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