Ho scritto più volte dei moderni fascismi, ma lo rifaccio e
mi ripeterò anche in futuro.
Lo faccio e lo farò perché sono convinto che ai più sfuggono
questi avversari moderni della democrazia, anzi i più, a mio avviso, sono inconsapevolmente
prostrati a loro.
Forme di potere occulte (ma neppure troppo) e populismi
minano la democrazia, la serenità e la sostenibilità delle nostre vite.
Tra i molti volti del fascismo moderno spicca quello delle
classi dirigenti, il fascismo finanziario. Quello dei “colletti bianchi”,
composto da banchieri e burocrati al soldo di FMI, Banca Mondiale, BCE i quali con
un tratto di penna cancellano diritti e popoli.
E’ il fascismo tecnocratico europeo ad esempio, quello del “Patto
di stabilità” ovvero dell’obbligo del pareggio di bilancio. Quello che ha
dilaniato le Costituzioni, che ha cancellato le Banche Nazionali e la stampa
della propria moneta condannando i popoli alla schiavitù per debito . E’ quello
che ha dato ai Parlamenti Nazionali gli stessi poteri di un Consiglio Pastorale
Parrocchiale che manda avanti le risoluzioni a colpi di “voti di fiducia” e che
sforna continuamente sistemi elettorali dove l’uguaglianza dei cittadini nel
voto è cancellata a favore di premi, sbarramenti ed altre diavolerie.
Si tratta di un fascismo che foraggia l’antipolitica, che
genera e sponsorizza il populismo affinché non emerga alcuna alternativa di sistema, che vuole che il
cittadino si sfoghi contro la casta e non contro i padroni.
Come già scritto, illustrato, più volte scordatevi la
camicia nera ed il fez … immaginatevi piuttosto una poltrona presidenziale,
dell’aria condizionata ed un potente PC che decide tramite i click del proprio
mouse la vita e la morte di milioni di persone; immaginatevi un “movimento” che sforna
politiche economiche che sviluppano immigrazione in modo da tenere basso il
costo del lavoro e creare una guerra tra poveri, una battaglia tra disperati immigrati e
precari autoctoni.
Oggi vincere la battaglia contro le nuove forme di
totalitarismo è difficile, il nemico non è facilmente identificabile, non è
impersonato in carne ed ossa ma rappresentato da nomi e sigle di cui molti ignorano
l’esistenza e il potere sovranazionale. Da qui l’illusione di cavarsela scagliandosi
solo contro la classe politica, essa però è semplicemente la foglia di fico di
interessi economico finanziari molto più sofisticati.
Torneremo sul tema prossimamente, oggi concludo con il
pensiero di George Orwell, personaggio
che al pari di altri (cito P.P. Pasolini) l'ha vista lunga:
Il
potere non vuole individui che sappiamo chi sono, che possiedano un’integrità
mentale inviolabile, che abbiano e abbiano sempre avuto pensieri indipendenti
dalla volontà degli oligarchi. Non vuole, cioè, che esista una realtà esterna
alla mente del Potere stesso; non vuole che due più due faccia quattro, perché
se il potere stabilisce che fa 5 deve essere 5 per tutti. Il potere non vuole
essere umani, bensì macchine; e per ottenerlo mette in campo le sue strategie:
una sistematica opera di propaganda, la rimozione graduale e confortevole delle
Libertà individuali, il rovesciamento raffinato dei significati delle parole.
Si procederà, quindi, alla riduzione e semplificazione del linguaggio,
all’abbreviazione e cancellazione dei termini in modo da non avere più parole
per dire i pensieri. Si accosteranno termini abitualmente contrapposti tra loro
fino a che i loro significati non saranno confusi, e allora l’amore sarà odio,
la verità menzogna la libertà schiavitù. Si ridurrà la maggioranza in povertà.
Si costringerà a lavorare per la sola sopravvivenza fisica, mai per il
benessere. Le sole emozioni destinate ad esistere saranno la paura, la collera,
l’esaltazione e l’umiliazione. Si realizzerà il fine supremo del Potere:
controllare il corpo, ma soprattutto le menti degli esseri umani. Si realizzerà
infine il regno delle tenebre: una confederazione di ingannatori che, per
ottenere il dominio sugli uomini nel tempo presente, si sforzano, con dottrine
oscure ed eronee, di estinguere la luce.
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